Posts written by Franzus

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    Bellissima l'idea di Nika fumetto = one piece. Anche a me era passato per la testa che il colore bianco potesse essere collegato, ma non mi ero spinto a pensare che il tesoro potesse essere proprio il fumetto di Nika. Complimenti.

    Per me il collegamento gomma-fumetti sta nell'animazione rubber-hose usata negli anni 20 (tipo steamboat mickey). Se ci pensate il G3 è letteralmente una roba da tom e jerry, e fisicamente non ha senso di funzionare (non è che se gonfi un mega palloncino e lo lanci contro una casa la spacchi).

    Invece i pugni che trapassano sono solo il tipico stile cartoonesco: sono così forti sa lasciare il bozzo.

    Sto amando tutto, solo la questione del prescelto non mi piace, ma potrebbe tranquillamente sparire qua do avremo tutte le spiegazioni.
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    Bhe esistono anche le figlie di altre famiglie importanti
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    Sì scusa, ho scritto male, intendevo che non è possibile fare leggi che obblighino le aziende ad assumere una certa categoria di persone. Chiaramente il mercato del lavoro è estremamente regolato.


    Intendi dire, la scuola italiana era un'eccellenza in un mondo pre-globalizzazione e pre-crisi degli anni '90 e poi del 2008? Bhe potrei anche crederci, e non mi interesserebbe granché, negli ultimi 30 anni il mondo è cambiato. L'impostazione gentiliana scuola italiana no.
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    lo ... lo sai che staresti solo sostituendo umanisti con altri umanisti?
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    Il mercato del lavoro non è un ente, è l'insieme delle richieste che vengono dalle aziende private. A meno che tu non sia un comunista statalista che non vede l'ora di fare un po' di economia pianificata (spoiler: non è finita bene), non c'è modo di normarlo. Che poi il mercato del lavoro in italia faccia schifo siamo d'accordo, e infatti la gente se ne va all'estero dove trova posizioni migliori. Se questo flusso non si arresta (non si arresterà, anzi sta aumentando) necessariamente il mercato sarà costretto a evolvere per essere più competitivo rispetto alla concorrenza estera, oppure le aziende possono fallire. In ogni caso lo stato c'entra poco.

    L'università, e in generale il sistema educativo italiano, sono invece riformabili. Evidentemente così come sono non riescono ad offrire agli studenti una preparazione adeguata (certificato dai risultati nei test PISA per esempio), né riescono a inserire efficacemente gli studenti nel mondo del lavoro. Indovina chi si deve adattare?


    Non è che le lauree umanistiche non servano, è che ci sono più persone con una laurea in filosofia, per esempio, di quante non possano essere assunte dalle aziende. Colpa delle aziende? Può darsi. Però a fare la fame è comunque il filosofo. Allo stesso tempo le aziende faticano a trovare programmatori / sistemisti. Che fare?
    Forse il sistema educativo italiano potrebbe fare più ore di informatica a scuola? Magari si potrebbero tagliare alcune ore di latino nei licei, dato che allo scientifico se ne fanno più di quelle di matematica? Mistero!


    CITAZIONE
    Bhe tecnicamente era un avvocato.
    Dato che per quello che so è iscritto all albo.
    Quindi non ha torto effettivamente a dire che è anche un legale nel senso di sinonimo di avvocato.


    Bhe dipende però di possibilità per le lauree umanistiche ci potrebbero essere se sviluppate.

    Ma è un discorso ampio.

    Su Conte il problema è che ha cercato di misurarselo con gli altri ministri e quelli lo hanno preso (giustamente) a pesci in faccia. Un incontro internazionale non una gara a chi ha il cv (falso) più lungo.

    Se hai un'idea su come impiegare umanisti che non è ancora stata sviluppata, metti su un'azienda e assumili. Non è una provocazione, è quello che farei se avessi un'idea brillante nel cassetto per sfruttare il potenziale nascosto di una risorsa poco sfruttata.
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    CITAZIONE (Demone del Labirinto @ 29/6/2018, 10:47) 
    Bhe ma vuoi mettere un conte ad un renzi?
    Almeno conte non ha fatto nel g7 nessuna gaffe o errore.

    A proposito di gaffe: http://espresso.repubblica.it/palazzo/2018...ridono-1.324459
    " Lei non sa chi sono io!" :patpat:

    CITAZIONE
    C'entra*.

    Il fatto che il mercato del lavoro non riesca ad assorbirli non è un problema dell'università ma di un mercato del lavoro eccessivamente spostato verso ingegneria, matematica, statistica e materie economiche.

    Il dato che evidenziavo io è che in Italia c'è una percentuale di laureati nettamente inferiore al resto d'Europa e che quindi il 30% italiano rispetto alla media europea è un dato basso in termini assoluti.

    I dati vanno compresi, non interpretati.

    A parte l'insopportabile pedanteria nel correggere un refuso, ti vorrei far notare che è assolutamente un problema dell'università (e in generale delle istituzioni scolastiche) dare delle prospettive lavorative ai propri studenti. E il mercato del lavoro se ne sbatte di dover giustificare lo squilibrio di laureati in informatica / matematica / statistica eccetera (anche perché, tra l'altro, non è un'entità monolitica): semplicemente da una parte ci sono pochi laureati con queste competenze, dall'altra una forte necessità delle aziende di sfruttare le abilità in quei campi per migliorarsi.

    Nel caso delle materie umanistiche invece c'è un surplus di laureati a fronte di un numero limitato di professioni che richiedono quelle competenze.

    Solo in italia vedo questa specie di pensiero alla rovescia per cui la scuola dovrebbe essere del tutto avulsa dalle necessità della società che la circonda, con la conseguenza poi di vedere questa disconnessione tra il mondo accademico e quello lavorativo.



    Parlando poi dei dati: un dato è che abbiamo meno laureati che nel resto dell'Europa, e questo per esempio è dovuto al fatto che in Italia, con un tessuto produttivo formato soprattutto da PMI, i laureati non vengono valorizzati come altrove, mentre gradi di istruzione superiori alla laurea non vengono considerati e anzi possono diventare un handicap. Questo vuol dire meno possibilità di carriera e stipendi più bassi rispetto ai colleghi Europei.
    Naturalmente ci sono anche altri fattori, come quello psicologico della sfiducia nel valore della laurea (esagerata, nonostante le osservazioni sopra), o la difficoltà di molti corsi di studio che tendono a rendere difficile laurearsi nei tempi prestabiliti e portano molti studenti ad abbandonare il proprio corso, o la bassa spesa pubblica destinata alla ricerca.


    Un altro dato, diverso e che va quindi letto nel contesto italiano, è che dei pochi laureati che abbiamo, un numero sovrabbondante, in termini relativi, proviene da lauree umanistiche. E il fatto che questo crei dei problemi non è un interpretazione, ma un dato di fatto, testimoniato dai livelli di impiego dei vari settori di studio: la percentuale di laureati umanistici impiegati (mi sembra che il dato sia a 1 anno dalla laurea) è di 10 punti inferiore dei laureati in scienze di base (fisica/ chimica / biologia) che a loro volta perdono 10 punti rispetto agli ingegneri e agli statistici.

    Quindi da una parte abbiamo il problema dei pochi laureati, dall'altra abbiamo il problema che all'interno di questi pochi laureati, un numero eccessivo si laurea in materie che sono poco utili a trovare un lavoro.

    *se ci sono refusi mi scuso con i lettori suscettibili.
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    CITAZIONE (Coso (Aka Dud) @ 28/6/2018, 16:42) 
    (Peccato che in termini assoluti, il 15% europeo equivalga ad un numero di laureati umanistici molto più elevato del 30% italiano. Just sayin')

    Non centra, è comunque evidente che il nostro mercato del lavoro non riesce ad assorbirli. Addirittura le università fanno fatica a gestire tutti gli iscritti a lettere / filosofia / storia, con conseguente inevitabile calo della didattica, ma non gli è stato possibile limitare gli accessi perché a quanto pare i test di ingresso sono legali solo nelle facoltà scientifiche :brook:
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    Io parlo di persone che lavorano in accademia o luoghi legati all'accademia: se vuoi migliorarti e fare ricerca di alto livello l'Italia non è appetibile non solo perché non ci sono posti e fondi (per non parlare dei vincoli a certe ricerche), ma anche perché sul panorama internazionale puoi incontrare le migliori teste pensanti di ogni campo. E una volta intascate queste esperienze non hai voglia o motivo di stare in italia a raccontarti che gli italiani sono i migliori in tutto, come fanno quelli che propongono corbellerie come il protezionismo dei posti da direttore nei musei, ma vuoi uscire dai confini per trovare un posto dove le tue competenze vengano riconosciute anche al costo di affrontare una maggiore competizione.

    Comunque Mushroom, per essere brutalmente sinceri, se tu conosci gente laureata che ha potuto aspirare solo a quei lavori (sempre che tu non parli per sentito dire, dato che in realtà i laureati tendono comunque ad essere più impiegati dei non laureati), vuole semplicemente dire che quelle lauree non valgono molto sul mercato del lavoro, vuoi perché c'è una saturazione di certi ruoli (in italia il 30% dei laureati hanno studiato in facoltà umanistiche, contro una media europea del 15%) o perché non conferiscono delle abilità spendibili in azienda.
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    I laureati scappano da questo paese perché questo paese ragiona con la mentalità che hai appena descritto. E una persona che vuole veramente eccellere nell'accademia aborrisce l'idea di questo protezionismo che punta solo nella direzione di un provincialismo incestuoso. Non farebbe altro che consegnare ancora di più questo paese all'irrilevanza su scala mondiale.
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    CITAZIONE (mushrooom @ 27/6/2018, 14:51) 
    Questo invece lo vedo abbastanza ingiusto.


    http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/m...l?uuid=AEHhbICF

    Visto che di gente preparata in italia ne abbiamo non ne vedo il minimo bisogno.

    Ragionamento da guerra fredda: le nostre eccellenze ottengono moltissimi ruoli di responsabilità altrove in Europa, è giusto che anche noi ci si apra a figure che provengono da altri paesi. Quindi la decisione del consiglio di stato è ottima e per fortuna ha eliminato l'assurda sentenza del TAR di penalizzare questi direttori in quanto stranieri basandosi su cavilli.

    Oltretutto la cultura e la scienza vivono di scambi culturali, è naturale che i bandi debbano essere aperti anche agli stranieri, e dovremmo anzi essere felici di riuscire ad attirare queste eccellenze dal resto d'Europa. Con sé portano anche le esperienze maturate nei loro paesi, che sono sicuramente state utili per rilanciare la cultura negli scorsi anni (come testimoniato dalla crescita del settore).
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    Io sono sereno, sarà poi la realtà a insegnare a vivere agli italiani. O anche no.
    Probabilmente continueranno a maledire migranti e UE per la loro povertà pure quando si ritroveranno a dover fare la spesa portandosi i pacchi di neolire nel carrello.
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    CITAZIONE (Marshall D. Rufy @ 24/6/2018, 23:47) 
    I precedenti governi erano retti da altri tipi di burattini, Guy. Anche se il termine più corretto sarebbe un altro.

    Burattini di chi? Ma che sproloqui vai dicendo?

    CITAZIONE (Marshall D. Rufy @ 24/6/2018, 23:47) 
    Considerando ciò che ci è piovuto in testa negli ultimi anni, grazie alle fantastiche politiche liberali (pfff)...

    Tipo la ripresa economica? Tipo i risultati da record nella lotta all'evasione fiscale? La crescita del turismo e delle entrate dei musei? O stai parlando delle maggiori tutele contro lo sfruttamento sul lavoro (legge sul caporalato e sulle dimissioni in bianco)? Ma forse ti riferisci alla riforma della scuola, grazie alla quale finalmente gli studenti possono fare degli stage in aziende e rendersi conto di cosa sia il lavoro, oppure agli aumenti ai ricercatori? O alle leggi sui vaccini che servono ad impedire che un popolo di capre ignoranti ammazzi le nuove generazioni a colpi di epidemi di morbillo? O all'espansione dei nostri diritti civili, grazie alle leggi sulle coppie di fatto e sul biotestamento?

    Chiaro che andavano fatte politiche molto più incisive, tipo che l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori avrebbe dovuto essere abolito in toto, non rimaneggiato come è stato. E avrebbero dovuto applicare le stesse regole alla pubblica amministrazione.
    Avrebbero anche dovuto evitare di aumentare il debito pubblico, tagliando una quantità di sprechi e prebende (e non parlo dei vitalizi dei politici, ma dei sussidi a pioggia dati ad un popolo di parassiti come gli italiani).
    Infine avrebbero dovuto essere molto più incisivi sulle pensioni, imponendo oltre alla legge Fornero, anche il ricalcolo in chiave contributiva di tutte le pensioni retributive.

    Naturalmente il nuovo governo non farà nulla di tutto questo, invece si propone di armare il bobolo per dare la caccia ai rom (previa schedatura, ma quelli italiani purtroppo ci tocca tenerceli). Finalmente un governo che si occupa dei veri problemi degli italiani!

    CITAZIONE
    Ho capito quello che dici,e non ti sto mica dicendo che dici fesserie,ma appunto ti chiedo: vedi realmente tra le fila dei nostri politici qualcuno pronto a governare?
    A me interessa poco il colore di chi governa,quindi che sia la Bonino o la Meloni poco mi cambia.
    Si cerca al momento qualcuno che faccia la politica giusta.
    Per questo se stasera sparissero di maio e salvini,te per chi voteresti?chi secondo te è in grado di lavorare per guidare il governo?

    Cioè per te non importa se a governare è una persona che per tutta la vita ha lottato per i diritti civili degli italiani (anche sfidando le leggi di allora, a costo della propria libertà), che ha guidato con successo la farnesina, che guida un partito che propone politiche economiche che sono state vincenti in altri stati e che sono puntualmente realizzabili grazie a coperture chiaramente indicate nel programma, o una persona che si dichiara erede del MSI, cioè letteralmente i più codardi tra i fascisti, che sono tornati a fare politica in un'italia democratica dopo aver aderito fino all'ultimo alla repubblica sociale mussoliniana, e il cui più grande successo prima di darsi alla politica è stato scrivere un blog sui fantasy sotto lo pseudonimo di draghetta Khy-Ri. Capisco la confusione in effetti.
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    CITAZIONE (mushrooom @ 24/6/2018, 21:56) 
    Vedete il problema é questo,che alla fine ci ritroviamo a criticare ma alla domanda "chi dovrebbe esserci al loro posto?"non sappiamo cosa rispondere.
    Questa situazione ci accompagna ormai dal governo monti purtroppo :(

    Chiunque? Letteralmente pure Berlusconi sarebbe stato meglio di questa roba (anche se l'arrivo di questa roba alla fine è anche merito suo).

    Dopodiché se uno si riconosce nei valori del fascismo, del putinismo e di tutte le altre dottrine illiberali, questo governo lo rappresenta perfettamente. E si merita tutto quello che gli pioverà in testa nei prossimi anni.
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    Se Salvini e i grillini sono il male minore, chi è il male maggiore? Sauron? Satana?

    Per ora quello che hanno fatto è portare l'Italia nelle braccia di russia e del gruppo di visegrad, allontanandoci da tutto l'occidente liberale. Hanno giocato sulla pelle dei disgraziati che attraversano il mare per raggiungere l'Europa. Hanno iniziato a parlare di censire le minoranze. E hanno minacciato un uomo di lasciarlo in balia della mafia per via delle sue idee politiche.

    Tutto questo non è una sorpresa, è esattamente quello che promettevano di fare.

    Se il "popolo" li ha votati, e anzi gioisce per tutte queste belle cose che stanno mettendo in pratica, per me è chiaro che l'Italia è già ben oltre il punto di non ritorno. Io ho intenzione di andarmene il prima possibile, ma per il resto mi auguro che quando tutto questo sarà finito ci saranno conseguenze, e non finisca tutto a tarallucci e vino come nel '45, quando a quelli che erano fascisti e camerati il giorno prima venne concesso di dismettere la camicia nera e tornare nelle fila della borghesia per giocare a fare i moderati e liberali.
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    CITAZIONE (-Guy Incognito- @ 24/6/2018, 11:25) 
    Che ne pensate della polemica su Saviano ?

    Che il 1924 non mi piace granché come annata.
123 replies since 9/3/2015
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