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Sono d'accordo, ma con una considerazione aggiuntiva.
Se da un lato è evidente che alcune aggiunte siano postume (non la presenza dei mari né di specie viventi non estinte, per quanto mi riguarda), dall'altro io credo che alcune abbiano funzionato assai bene. La storia di Raoh e Toki è bellissima, il contrasto tra i due e la tragedia dei due fratelli di Hokuto resa perfettamente, così come le rettifiche e aggiunte che hanno caratterizzato la fine del rapporto tra Kenshiro-Yuria-Shin, le quali hanno contribuito ad approfondire quest'ultimo e a renderlo un personaggio assai più di spessore di quanto non fosse risultato, nonostante l'epica morte, al momento della sua caduta. Altre sono meno riuscite ma, come detto da altri, non è certo la complessità della trama ad aver fatto di Hokuto no Ken uno dei capisaldi del manga di fine Novecento. La poesia, l'epicità, il rifiuto della violenza in un mondo che è violenza, il rispetto per i nemici, la compassione, la tristezza, queste sono, come sappiamo, le colonne portanti dell'opera di Buronson e Hara.
Bisogna poi considerare che HNK ha goduto di una fortuna insperata dai suoi stessi autori, che è un po' lo stesso destino toccato a manga che hanno fatto la storia della cultura fumettistica giapponese più o meno recente. Così su due piedi, oltre a HNK, mi vengono in mente Saint Seiya e Dragon Ball, tanto per citarne due arcinoti in Italia. Ma potrei citare anche successi commerciali globali più recenti, come ONE PIECE e Naruto. In tutti questi casi, non solo il manga sarebbe dovuto durare molto meno nelle intenzioni iniziali dei rispettivi autori ma, addirittura, gli editori hanno avuto un peso determinante nelle scelte dei primi. E' il caso di Saint Seiya, che nelle intenzioni di Kurumada era tutt'altra cosa; così come di Dragon Ball, Naruto e ONE PIECE. Il primo, sarebbe dovuto finire con la sconfitta di Frieza, il secondo sarebbe dovuto durare poco più della metà, mentre OP sarebbe dovuto durare 5 anni. E' chiaro che poi, tra fan ed editori che non possono certo lasciarsi sfuggire con tanta facilità galline dalle uova d'oro del genere, le cose vadano diversamente. Sfortunatamente, spesso ne risente la qualità dell'opera, ma è il destino a cui, purtroppo, sono andati incontro molti grandi titoli del passato.
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