Non ho dubbi sul fatto che sia stato un padre e un marito affettuoso, prima di diventare Hokage, solo che dopo si è lasciato prendere troppo dal lavoro e ha trascurato la famiglia.
Naruto è stato un fallimento come padre anche perché gli è mancata la fermezza di sgridare Bolt come si deve: e Bolt glielo dice pure in faccia, se lui fosse stato presente anche per fargli una ramanzina qualche volta, non si sarebbe mai arrivati alla situazione che si è figurata nell'esame dei chuunin.
Se poi guardi l'imbarazzo che c'è fra i due, o il modo in cui Naruto prova a spiegare al figlio l'importanza del gioco di squadra e della perseveranza con la stessa identica frase dell'intervista (cioè non riesce a parlare a suo figlio in modo personale e sentito, gli ripete la minestra riscaldata), è chiaro che dei problemi ci sono anche da parte di Naruto, non sono solo frutto dell'immaginazione di Bolt.
Ovviamente non è un fallimento tout court e se c'è una cosa che Naruto ha sempre saputo fare è rialzarsi dalle sconfitte, e infatti anche in questo caso dopo il casino, quando entrambi riescono a mettersi nei panni l'uno dell'altro e a fare un passo per avvicinarsi, riescono a trovare un equilibrio.

A me Bolt non è dispiaciuto, sicuramente è un ragazzino viziato (guarda solo la sua tendenza a scegliere sempre la strada più semplice, barando persino nei videogiochi), ma al contempo mi ha dato l'impressione di un personaggio credibile, con pregi e difetti, e con i problemi che un ragazzino può avere in un'epoca moderna e pacifica. Il fatto che alla fine del film riesca a crescere e a risolvere alcuni dei suoi problemi me lo fa promuovere.

Sulla morte di Naruto: sicuramente sarebbe stata una scelta drastica, ma al contempo avrebbe creato un film veramente commovente e avrebbe segnato la vera fine di Naruto... così invece abbiamo avuto un buon film che però sembra più il preludio a qualcos'altro che non un epilogo. Vabbè in realtà non me lo auspico nemmeno io che Naruto muoia, sto poraccio ne ha già passate di ogni per arrivare dov'è ora, sarà pure il caso che se la goda un po' eh

l film è godibile, anzi mi è piaciuto molto, anche se parte di questo giudizio è dovuto senza dubbio alla nostalgia.
Nostalgia perché è di fatto un ritorno alle origini, abbiamo un esame dei chunin e dei personaggi che finalmente si comportano come persone reali, senza comportamenti convoluti che per essere spiegati e accettati hanno bisogno di un team di esegeti armati di antitrasformate di Fourier.
Le prove dell'esame dei chunin sono interessanti, anche se la prima per ovvi motivi di tempo risulta essere molto meno pregnante di quella di Ibiki. La seconda, che è una specie di rubabandiera invece è estremamente bella. Un peccato che non abbiamo una versione manga di tutto ciò, ci sarebbe abbastanza materiale per molti capitoli, soprattutto dato che ci sono parecchi personaggi di altri paesi super interessanti.
E veniamo al protagonista, Bolt, e al rapporto con suo padre: qui kishi, che ha scritto la trama, è riuscito finalmente a ritrovare la scintilla di un tempo. Bolt non ha i problemi che aveva Naruto da piccolo, ma ovviamente questo non lo aiuta a stare meglio, anzi ... e d'altronde anche Naruto fa evidentemente fatica a gestire il lavoro e al contempo mantenere un rapporto con il figlio, e l'imbarazzo per il suo fallimento come padre lo rende estremamente goffo nei suoi tentativi di approcciarsi a Bolt, cosa che il ragazzo scambia per freddezza.
Insomma, la bravura di kishi nel gestire le relazioni interpersonali brilla in questo film come non succedeva dalla prima parte di Naruto, forse complice il fatto che non ha più bisogno di tenere il fandom eternamente in sospeso sulla risoluzione dei vari conflitti, e può quindi gestirli in modo più genuino.
Bocciatura completa anche se attesa sui nemici: banali come due banane, vengono sbucciati nel giro di pochi minuti, manca totalmente la sensazione di pericolo che, per dire, avremmo sentito per uno scontro con Orochimaru o Itachi nella prima metà del manga (compreso l'inizio di shippuden). E d'altronde è ovvio che sia così per due valide ragioni:
1) sono nemici slegati da tutto il resto del mondo di Naruto, nessuno ha mai sentito parlare di loro prima della loro apparizione (e no, non basta il cognome facoltoso a renderli più spaventosi), e loro stessi non hanno mai compiuto alcuna azione che potesse suscitare una nostra reazione, che fosse di odio per l'uccisione di un personaggio caro, o di hype per la loro enorme forza.
2) ormai la storia è finita e sentiamo che tutti i personaggi sono ormai al sicuro. Infatti pure Killer Bee "resuscita" alla fine della storia. Naturalmente non viene nemmeno fatta la ben più coraggiosa scelta di uccidere Naruto.

Nel complesso il giudizio risulta essere positivo e francamente mi aspetto che prima o poi avremo una serie dedicata a queste nuove generazioni (o nuovi film, anche se l'idea non mi fa impazzire)