Una domanda, ma forse sono io che ricordo male: per ottenere la gemma dell’anima non bisognerebbe, teoricamente, sacrificare ció che si ama?

Stark era soltanto un esempio. L’ utilizzo delle linee temporali stesse erano ampiamente prevedibili. La mia critica, ad ogni modo, non si riferisce al momento catartico (anche perché prima l’ho io stesso lodato) ma al percorso fino a quel preciso momento. Se tu, sceneggiatore, fai dire a Tony fin dal principio “una cosa dev’essere chiara: io non voglio perdere quello che ho qui”, allora è già ben chiaro che sarà lui a lasciarci le penne.
Io, ad esempio, ero in dubbio se, a salutare l’MCU nel modo più brusco, sarebbe stato Iron Man o Cap. Ebbene, Endgame l’ha messo in chiaro fin da subito.

Una cosa che mi ha stupito, ad esempio, è proprio l’inzio del film. Quei 20 minuti inziali non me li aspettavo ed, in generale, li ho anche molto graditi (come anche il sacrificio della Romanov, momento più alto di Endgame, dopo lo schiocco di Tony), in quanto capaci di approfondire maggiormente (ed in così breve tempo) il miglior villain nella storia del MCU.

Poi certamente, l’autoreferenzialità ci sta, ma avrei preferito un approccio più soft e meno marcato (ma questa è una questione di gusti). Ad esempio, proprio il dialogo fra Thor panciuto e sua madre l’ho trovato quasi fastidioso, complice forse anche il fatto che non ho mai gradito come personaggio la madre del Dio panzone.

E il topo no dai. Detto con tutta sincerità e rispondendo alla tua domanda: sì!
Avrei preferito che Ant-Man fosse uscito da solo così a caso, piuttosto che vedere un topo che entra in un furgone e, per pura casualità, attiva un macchinario di una complessità assurda che, per inciso, è rimasto spento per cinque anni.

In generale comunque resta un buon film. Ci sono alcune scene veramente memorabili e la battaglia finale è resa magnificamente, ma alcuni punti, a mio avviso, potevano essere gestiti meglio, come anche la comicità. In alcuni punti funziona, in altri un po’ meno (Cap e le chiappe, Thor ad Asgard che cerca la cantina per rubare la birra).

A parte Capitan Marvel, che è stata veramente pessima in Endgame, non ho gradito:

Thor, che mi ha strappato una risata per i primi 10 minuti, poi l’ho trovato pedante ed inutilmente comico.

Il topo che, in pratica, ha salvato l’universo. Un topo. Uno schifoso topo... dai.

Capitan America che si guarda le chiappe. Troppo trash.

In generale, la ricerca delle gemme non è che mi sia dispiaciuta, ma l’ho trovata troppo lunga e troppo autoreferenziale.

Il fatto che, in generale, il film sia molto prevedibile. Che Stark doveva lasciarci le penne, forse, si sapeva già da prima dell’uscita ufficiale di Endgame, ma il film l’ha reso ancora più palese fin dal principio. Che poi la resa finale sia strepitosa, è un’altro discorso (quel “E io sono Iron Man” resterà nella storia del cinema al pari di “No, io sono tuo padre”).

La gestione delle linee temporali l’ho trovata confusa e molto fumosa (soprattutto dopo aver visto Cap in modalità anziano alla fine).

Cap che cede lo scudo a Falcon, con Bucky lì di fianco.