Posts written by El Rafko

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    I_Medici_serie_TV



    I Medici (Medici: Masters of Florence) è una serie televisiva anglo-italiana, creata da Frank Spotnitz e Nicholas Meyer, che descrive l'ascesa della famiglia Medici, casata borghese a capo della città di Firenze durante il Rinascimento.



    Sarà diffusa in Italia e in prima visione mondiale da Rai 1 dal 18 ottobre 2016 e tutti gli 8 episodi verranno anche trasmessi nello standard Ultra HD sul canale Rai 4K al canale 210 della piattaforma satellitare gratuita tivùsat: prima volta nella storia della televisione italiana che una serie televisiva viene trasmessa in Ultra HD. La prima stagione della serie è costituita da otto episodi.

    La serie, ambientata nel XV secolo, si incentra sulla storia della famiglia fiorentina dei Medici: protagonista è Cosimo de' Medici, che nel 1434 fu eletto gonfaloniere della città di Firenze, andando a costituire una signoria (anche se solamente de facto).

    Le riprese sono durate 18 settimane e si sono svolte principalmente in Italia tra Roma e soprattutto Firenze, dove è stato concesso alla produzione di girare all'interno di sedi storiche come Palazzo Vecchio, Basilica di San Lorenzo, Palazzo del Bargello, il Battistero e Duomo di Firenze, ma anche a Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli ed in altre località come: Montepulciano, Pistoia, Pienza, San Quirico d'Orcia, Bagno Vignoni, Bracciano, Viterbo, Caprarola e nella Val d'Orcia. Palazzo Piccolomini di Pienza è stato usato come Palazzo Medici ma gli interni sono stati ricostruiti in teatro di posa, sul lato sinistro c'è il Palazzo Comunale che è stato usato come il Banco dei Medici.

    Personaggi e interpreti:

    CITAZIONE
    - Cosimo de' Medici (stagione 1), interpretato da Richard Madden.
    Figlio di Giovanni, è il protagonista della serie.

    - Giovanni di Bicci de' Medici (stagione 1), interpretato da Dustin Hoffman.
    Patriarca della famiglia.

    - Lorenzo il Vecchio (stagione 1), interpretato da Stuart Martin.
    Fratello minore di Cosimo.

    - Contessina de' Bardi (stagione 1), interpretata da Annabel Scholey.
    Moglie di Cosimo e madre di Piero.

    - Rinaldo degli Albizzi (stagione 1), interpretato da Lex Shrapnel.
    Membro della famiglia Albizzi, un tempo amico e ora nemico di Cosimo.

    - Maddalena (stagione 1), interpretata da Sarah Felberbaum.
    Amante di Cosimo.

    - Piero il Gottoso (stagione 1), interpretato da Alessandro Sperduti.
    Figlio di Cosimo.

    - Lucrezia Tornabuoni (stagione 1), interpretata da Valentina Bellè.
    Moglie di Piero e madre del futuro Lorenzo de' Medici.

    - Marco Bello (stagione 1), interpretato da Guido Caprino.
    Aiutante di Piero.

    - Emilia (stagione 1), interpretata da Tatjana Nardone.
    Ugo Bencini (stagione 1), interpretato da Ken Bones.

    - Riccardo (stagione 1), interpretato da Michael Schermi.
    Andrea de' Pazzi (stagione 1), interpretato da Daniel Caltagirone.

    - Piccarda Bueri (stagione 1), interpretata da Frances Barber.
    Moglie di Giovanni e madre di Cosimo.

    Scatta finalmente l'ora X per l'avvento della serie che, personalmente, attendevo da diversi mesi a questa parte (e giustamente fanno le prime due puntate proprio stasera che Mediaset si è degnata di far rivedere la Juve in Champions in chiaro... :asd: ). Sono sempre stato affascinato dalla storia della famiglia Medici e in generale da quella rinascimentale, e sono davvero curioso di vedere che lavoro sia uscito fuori.

    Ho ripreso tutte le informazioni riportate da Wikipedia, che in qualche modo ci fanno capire quanto sia ambizioso questo progetto da parte della RAI: messe da parte le solite fiction all'italiana, abbiamo finalmente una serie televisiva di genere, sulla falsariga di alcune notissime produzioni estere. Per l'occasione, perfino il cast è di eccezione: su tutti, svettano ovviamente i nomi di Dustin Hoffman e di Richard Madden, che molti ricorderanno come il Robb Stark della saga de Il Trono di Spade.

    Le puntate saranno 8, tutte da 50 minuti circa. Non si è ben capito se ci sarà una seconda stagione dopo questa, presumo che lo sapremo una volta che tutto sarà concluso. La serie andrà dunque in onda per quattro settimane, due puntate ogni martedì sera, le prime delle quali verranno trasmesse oggi a partire dalle 21:15 su RAI1. Qualcun altro è interessato a vederla? Sopra, per i più curiosi, ho aggiunto anche il trailer.
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    CITAZIONE (Mugiwara Boy @ 11/10/2016, 17:12) 
    Moneta su Goku ci sta come i cavoli a merenda, per quanto lui sia uno dei migliori doppiatori italiani.
    E Iacono ora non potrà fare l'offeso come per gli ultimi due film trasmessi... :asd:

    Fa strano anche a me, però prima di giudicarlo vorrei sentirlo bene nella parte: alla fin fine è uno dei doppiatori più versatili del settore, basti pensare che doppia Spongebob e Kakashi (due personaggi totalmente agli antipodi in tutto)...
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    CITAZIONE (Yoto_Fan_99 @ 11/10/2016, 12:02) 
    Quindi... niente Iacono su Vegeta? :duval:

    Iacono fa parte della schiera milanese, ci sarà sicuramente insieme alla Pacotto e agli altri delle vecchie serie. Comunque è molto probabile che a Lucca vengano svelati tutti i dettagli sul nuovo doppiaggio. :sisi:

    Intanto vi comunico che piovono conferme (non ancora ufficiali) su Claudio Moneta come nuove voce di Goku.
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    CITAZIONE (I dont care @ 11/10/2016, 00:16) 
    Ma metti che per alcuni personaggi non sceglieranno doppiatori "esatti", metti per l'adattamento dei dialoghi che in qualche modo snatureranno il tutto, metti un po' per la solita censura mediaset ed ecco fatto. :asd:

    Ormai è da diversi anni che le censure dei doppiaggi fatti per Mediaset sono al minimo, quando addirittura non ci sono proprio. Gli ultimi blocchi di episodi di One Piece, per esempio, da questo punto di vista erano ben localizzati. Siamo lontanissimi dai tempi dei primi boom degli anime in Italia, in cui le censure abbondavano e gli adattamenti venivano fatti a totale discrezione e spesso sballati rispetto alla realtà. Ormai i cartoni giapponesi si autocensurano praticamente da soli, spesso proprio per essere più fruibili per l'estero...

    Comunque gira voce che il prescelto per Goku sia Claudio Moneta: si tratta ovviamente solo di un'indiscrezione non confermata da nessuno, e che personalmente trovo poco plausibile. Quel che è certo è che il cast dovrebbe essere esclusivamente milanese, quindi nessuno da Roma (neppure Andrea Ward).
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    Vi comunico che Mediaset ha annunciato l'acquisizione dei diritti. Non solo: è già stato scelto il cast dei doppiatori, che ricadrà su Milano, ma non sono stati resi noti i nomi. Maurizio Merluzzo ha dichiarato ufficialmente di aver sostenuto il provino per doppiare Goku, ma di non essere stato scelto. Per ora non si sa altro.
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    Tatticamente è stata la peggiore Italia della fin qui breve era Ventura. In generale, una delle più brutte gare degli Azzurri nell'ultimo anno, benché un po' di fortuna e la scarsa qualità difensiva della Macedonia ci abbia consentito comunque di trovare in extremis i 3 punti.

    Personalmente ho trovato inconcepibile la scelta di schierare contemporaneamente Candreva e Bernardeschi insieme, che condividono lo stesso ruolo e che infatti hanno finito per pestarsi i piedi a vicenda più volte. Il fiorentino in generale è stato autore di una brutta prova, spaesato in un ruolo non suo e inadeguato in fase difensiva, regalando - indirettamente - il secondo gol alla Macedonia.

    In generale schierare contemporaneamente tre esterni offensivi è stato un grosso errore tattico, soprattutto considerando che Verratti (fortemente negativo e protagonista dell'errore individuale che ha concesso agli avversari il momentaneo pareggio) è stato abbandonato in mezzo al campo mai protetto dai compagni, nella fattispecie Bonaventura e Bernardeschi. L'entrata di Parolo in questo senso è stata risolutiva per la partita, perché ha restituito logica ed equilibrio ad un reparto nullo per larghi tratti di gara, infondendo un minimo di sicurezza anche ad un Verratti fin lì tra i peggiori.

    Ventura nella sua visione probabilmente avrà voluto schierare una linea verde a trazione anteriore, sacrificando anche l'adeguatezza ai ruoli, commettendo tuttavia una grossa leggerezza e leggendo male la vigilia della gara.

    In difesa, benino Barzagli (fra i meno peggio di una brutta serata ma anche lui sofferente), malino Bonucci (prestazione decisamente opaca) e male Romagnoli, un passo indietro rispetto alla sfida contro la Spagna. La Macedonia ha sfondato soprattutto sul nostro settore sinistro, dove la catena tutta rossonera con Bonaventura e De Sciglio (uno dei più negativi) non ha praticamente mai funzionato.

    Non mi è piaciuta neanche la gara del tandem d'attacco: i tre gol son stati più che altro fortunosi, il resto è stata buona volontà ma poco cinismo, una corsa a vuoto che ha fatto sprecare inutilmente fiato ed energie. Tatticamente non hanno fatto granché, sbagliando molti movimenti. E Immobile conferma di essere un attaccante da bagarre, utile soprattutto nelle fasi più confuse del match: non a caso ha trovato i due gol sul finale, quando l'Italia attaccava in modo forsennato ma privo di logica.

    Decisamente non ci siamo, spero di vedere qualcosa di meglio per il futuro.
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    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 21:46) 
    No, mi riferivo al rendimento in campionato.

    No, hai detto che se si confrontano le statistiche Pellè e Eder sembrano due poveracci. Ti ho messo a confronto le statistiche e ti ho dimostrato che non è così.
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    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 20:24) 
    Su Pellè ed Eder era una frase volutamente sarcastica.
    E comunque, se si vanno a prendere le statistiche di quei due e si confrontano con quelle di Immobile e Belotti, sembrano veramente dei poveracci.

    A quali statistiche ti riferisci esattamente? Perché, relativamente alla Nazionale, i dati in mio possesso dicono il contrario. Chiaramente non posso prendere in considerazione Belotti, perché ha disputato appena due spezzoni di gare.

    In quando a presenze, con la casacca dell'Italia, Pellè ne conta 20, Eder ne conta 17, e Immobile ne conta anche 17.

    Pellè vanta 1473 minuti giocati, Eder è a quota 1166, Immobile invece sta a 963 minuti.

    Pellè ha segnato 9 gol, segue Eder con 3, e infine Immobile con 2.

    Mediamente se ne deduce che Pellè, in Nazionale, segna un gol ogni 0,45 partite. Eder ne segna uno ogni 0,18 partite, mentre Immobile ne segna uno ogni 0,12 partite.

    Tradotto in minutaggio, Pellè segna un gol ogni 164 minuti, Eder segna un gol ogni 389 minuti, mentre Immobile segna un gol ogni 419 minuti.

    Pellè ha sbloccato il risultato con un suo gol per 5 volte su 20 presenze, quindi 1 volta su 4. Eder lo ha sbloccato 2 volte su 17 presenze, quindi 1 volta ogni 8,5 partite. Immobile ha sbloccato il risultato 1 sola volta su 17.

    Dei 9 gol segnati da Pellè, 5 sono stati decisivi ai fini del risultato, con una media quindi del 55,6%. I gol decisivi di Eder sono stati 2 sui 3 realizzati in totale, quindi con la media del 66,7%. Immobile non ha invece segnato alcun gol decisivo.

    Con Pellè in campo, l'Italia ha vinto 11 volte su 20, quindi il 55,6% delle volte. Con Eder, 9 vittorie su 17, in media il 53% delle volte. Immobile invece vanta 8 vittorie su 17 presenze, quindi con una media del 47%.

    Con Pellè in campo, l'Italia ha perso 2 partite su 20: quindi 1 su 10, mediamente il 10% delle volte. Con Eder si registrano 2 sconfitte su 17 presenze (una volta ogni 8,5 partite), mediamente siamo al 12%. Con Immobile la Nazionale ha perso 4 partite su 17, quindi 1 volta ogni 4,25: il dato quindi si trasforma mediamente in un 24%.
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    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 17:30) 
    Non mi hai capito. Sapendo che tu sei un tifoso juventino (correggimi se sbaglio), ho pensato che avresti pensato che criticavo Buffon solo perchè è un giocatore della Juve. Ma io non critico i giocatori solo perchè appartengono a squadre che mi stanno antipatiche. Quindi no, le antipatie personali non c'entrano nulla. E se vuoi posso tranquillamente andare a prendere le statistiche di Immobile e Belotti e confontarle con quelle di Pellè ed Eder...ma sarebbe un paragone impietoso, poveracci.

    Che sia juventino o meno è irrilevante, la nazionale per me non ha colori. Ho speso parole d'elogio anche per Romagnoli, autore di una grande prestazione. Sul fatto che tu giudichi per tue antipatie personali e non per valori tecnici è esplicato dalle tue parole, che non hanno nulla di tecnico ma tendono a criticare il singolo anche aspramente. Non riesco a prenderti seriamente in considerazione se fai un discorso, riferito a Pellè e Eder, concludendolo con uno sbeffegiante "poveracci".

    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 17:30) 
    La prima è merito soprattutto della difesa della Juve, la migliore d'Italia. Sugli Europei forse hai ragione, ma non è che se fai 2/3 grandi parate l'anno allora sei un portiere di alto livello. Che Buffon tecnicamente sia perfetto poi fa ridere, coi piedi è scarso come pochi, ma in generale non ha mai dimostrato la completezza di altri suoi colleghi portieri.

    Di grandi parate ne fa ben più di due o tre, per quanto la difesa della Juve lo aiuti. E guarda che il bagaglio tecnico cui necessita un portiere è differente rispetto a quello di un giocatore di movimento: da qui si capisce come evidentemente il tuo ragionamento sia in errore e condizionato dalle tue idiosincrasie.
    Tecnicamente Buffon è un portiere come forse non ce ne sono mai stati, e anche coi piedi ha spesso dimostrato, salvo pochi errori fisiologici, di essere superiore alla media dei suoi colleghi. Il fatto che abbia mantenuto per un ventennio un simile livello, fa capire la sua grandezza come estremo difensore. Per fare un esempio, uno come Casillas, spesso considerato come il suo grande rivale, si è bruciato molto prima, già a 32-33 anni. Purtroppo, soprattutto i giovani d'oggi, sono influenzati dai loro giudizi prendendo Neuer come punto di riferimento per la figura moderna del portiere, ignorando innanzitutto che pure il tedesco, che nella categoria rappresenta un po' un'eccezione, comunque è tutt'altro che esente da difetti. E ignorando anche che, nell'era moderna, è stato proprio Buffon a restituire prestigio e dignità alla categoria, tanto da sfiorare la vittora del Pallone d'Oro. E qui chiudo il mio discorso sul portiere dell'Italia, perché trovo veramente offensivo stare a discutere di uno dei pochi punti fermi della nostra Nazionale. Anche perché:

    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 17:30) 
    CITAZIONE
    E ci mancherebbe anche. Detto questo, pretendere il suo ritiro per un singolo errore è un discorso senza senso.

    No, perchè ormai son diversi anni che è diventato un portiere normalissimo, son diversi anni che fa parecchi errori, ne ha già fatto qualcuno pure quest'anno con la Juve, quello di ieri sera poi poteva costarci la qualificazione...

    Gli errori che fa in una stagione si contano sulle dita di una mano. Pretendere la sua testa per uno sbaglio è come pretendere la bocciatura dello studente migliore della classe perché, a fronte di una media in pagella del 9 e del 10, ha beccato un 4 in un'interrogazione di storia. Capita anche ai migliori.

    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 17:30) 
    I meriti e le colpe maggiori sono del centrocampo, ma se oltre ad avere un centrocampo nullo hai due punte che non tengono un pallone e che non inventano mai niente, le cose peggiorano.

    Il centrocampo è il reparto più importante nell'economia del gioco di squadra: se quello non funziona, è difficile che funzioni tutto il resto, a prescindere dalla caratura e dalla prestazione degli attaccanti.

    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 17:30) 
    Io invece ho visto una Spagna che se fosse stata un po' più precisa, specialmente con alcuni suoi giocatori come Iniesta, Vitolo o Piquè, poteva vincere tranquillamente 3-4 a 0.

    La Spagna non è stata precisa solamente negli ultimi 25 metri, perché lì il nostro pressing e il nostro gioco in fase di non possesso è stato pressoché impenetrabile. Il più delle volte è stata costretta a giocare palla all'indietro, cercando delle linee di passaggio che portassero gli attaccanti lontani dalle zone più pericolose. Non ci sono state proprio le basi perché la Spagna giocasse in modo più preciso a ridosso della nostra area, soprattutto nel secondo tempo. Infatti, a parte il gol fortuito, c'è stata una sola vera occasione da parte degli iberici, ossia il contropiede di Vitolo. Noi abbiamo costruito più occasioni, seppure, lo ripeto, in seno a una bagarre confusa anziché a un gioco pulito e coordinato.

    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 17:30) 
    Spero giocherà Verratti alla prossima...

    A quanto ho capito è difficile che giochi perché non dovrebbe essere al meglio. Ma l'avversario comunque è la Macedonia, non dovrebbe essere difficile avere la meglio.

    Su Montolivo brutte notizie, purtroppo il crociato è andato. Si pronosticano sei mesi di stop.
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    Out anche Montolivo, a causa dell'infortunio. Al suo posto arriva Benassi, che al Torino sta facendo molto bene e che Ventura conosce già.
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    CITAZIONE (Baba Yaga @ 7/10/2016, 12:58) 
    Berardi non fu convocato perché non adatto al 3-5-2, lo disse lo stesso Ventura, non sono ipotesi nostre. Stessa cosa vale per Insigna ed El Shaarawy...Poi può anche cambiare idea, ma quando giustifichi una non convocazione di un giocatore che tra l'altro è partito a bomba in questo modo, dimostri di essere di mentalità obsoleta e scarsa duttilità tattica. Si deve partire dalle risorse per creare una squadra vincente, non dal modulo, cosa che invece ha fatto Ventura. Vuole dare continuità? Perfetto, può usare il modulo di Conte, ma almeno per la panchina certi giocatori li porti.

    Era comunque la prima uscita. Sul fatto che siano state dichiarazioni poco felici sono d'accordo, anche se secondo me sono state più di facciata per non dire che non ha convocato Insigne ed El Shaarawy perché non gli sono piaciuti in queste prime partite stagionali. Berardi avrebbe certamente meritato una chance visto l'inizio di stagione che ha avuto prima dell'infortunio - io contro Francia e Israele lo avrei chiamato - , ma in quel frangente era appunto la prima uscita, evidentemente voleva conoscere lo zoccolo duro della squadra. In questa seconda uscita, Berardi è infortunato, e Insigne ed El Shaarawy non mi sembra abbiano fatto chissà cosa per invertire il trend non propriamente positivo avuto tra agosto e settembre. Allo stesso modo, non mi sembra che in questo preciso momento siano loro le risorse adatte per creare una squadra vincente e per stravolgere quelli che sono i dettami tattici di Ventura, che nell'economia del girone in fin dei conti hanno prodotto 4 punti contro Israele e Spagna. Anzi, in generale mi pare troppo presto per parlare di squadra vincente, visto che per costruirne una c'è bisogno di tempo e quindi di partite. Se poi, nelle prossime convocazioni, Berardi continuerà (una volta tornato dall'infortunio) a fare grandi cose, e Insigne ed El Shaarawy faranno bene al Napoli e alla Roma e tuttavia Ventura continuerà ad ignorarli, allora sì, gli si potranno muovere le critiche che tu gli hai posto adesso.

    Intanto, Pellè è stato escluso dopo il gesto nei confronti di Ventura di ieri sera.
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    CITAZIONE (Reoh @ 7/10/2016, 11:08) 
    CITAZIONE (rew. @ 7/10/2016, 10:55) 
    Non ho visto la partita, però riguardo Belotti: se sta segnando a raffica col Torino ed Eder all'Inter non gioca mai qualcosa vorrà dire. Se il cartellino di Belotti vale più di quelli di Pellé ed Eder messi insieme qualcosa vorrà dire.
    Sta storia del "gruppo" ha ampiamente rotto le scatole imho

    Il problema è questo infatti, ed è l'unica critica che per ora ha senso fare. Va bene avere un ossatura, che per questione tecniche ci sarà sempre, ma non convocate giovani promettenti o giocatori in forma, è un suicidio. In nazionale vanno i migliori.

    Be', tra i giocatori più in forma mi pare che Ventura abbia convocato più o meno tutti, se guardiamo l'attacco... Belotti c'è, Immobile anche, e pure Sansone, che al Villareal sta facendo molto bene. Ci sarebbe pure Balotelli, ma la sua situazione è piuttosto delicata e giustamente si vorrà prendere del tempo, prima di chiamarlo in Nazionale. Berardi non c'è, anche in considerazione del suo infortunio, idem Pavoletti. Ventura ha lasciato a casa anche Zaza, che al West Ham ha avuto un avvio disastroso. Poi non ha convocato Insigne, più o meno titolare al Napoli ma tutt'altro che brillante in questo avvio di stagione (oltre che poco funzionale al gioco azzurro), non ha convocato El Shaarawy, ormai relegato al ruolo di riserva di lusso alla Roma e anch'egli poco lucido in queste prime uscite, e ha chiamato Gabbiadini, la cui presenza pare già più discutibile rispetto ad altre a mio avviso, visto che anche lui fa panchina al Napoli, e finora non è che abbia sfruttato al meglio le poche chance concessegli da Sarri.

    Per il resto ci sono delle considerazioni un po' ciniche da fare, nel senso che spesso si pretende tutto e subito, ma questo purtroppo non è possibile (o magari qualche volta lo è, ma molto raramente). Abbiamo tutti le nostre preferenze in quanto a moduli, giocatori, squadre, sistemi di gioco e quant'altro, ma porre giudizi solo in base ai 90 minuti della partita, ignorando totalmente cos'è successo negli allenamenti, fuori dal campo e tutto il resto, è sempre - per forza di cose - molto limitante. Spesso abbiamo delle aspettative fuori luogo perché tendiamo a dimenticare che in campo ci vanno i giocatori, e non l'idea che ci siamo fatti di loro in base al loro rendimento in campionato, alla quantità dei gol segnati, al prezzo del loro cartellino, al paese in cui giocano, alla loro età o ad altri fattori che sono esterni alla singola partita.

    Ad esempio, come possiamo sapere chi è stato effettivamente il migliore nelle varie sessioni di allenamenti, chi ha reso di più e chi di meno, se non eravamo presenti? Possiamo applicare il nostro giudizio solo in base a quanto effettivamente visto in campo, che però ritrova delle colpe più nel gioco globale della squadra che nelle cattive prestazioni dei singoli, spesso - e ingiustamente - sacrificati sull'altare come capri espiatori, perché in fin dei conti si è sempre bravi a trovare un solo responsabile per rafforzare i propri ragionamenti.

    Per dire, neanche a me è piaciuto Pellè. Credo sia stato uno dei peggiori insieme a Parolo e a Buffon (il cui voto in pagella è chiaramente influenzato dall'errore che è costato il gol). Tuttavia, è anche vero che Pellè è stato abbandonato al suo destino per praticamente tutto il tempo in cui è rimasto in campo. Ha avuto praticamente un solo pallone disponibile nell'area avversaria, e nell'occasione ha vinto il gioco aereo con Piqué e Ramos inventando un assist che Parolo non è riuscito trasformare in un tiro in porta.

    A me Pellè non fa impazzire, è lontano da quella che è la mia visione di gioco, tecnicamente non è quasi mai un bel vedere anche se spicca in qualche fondamentale (come i colpi di testa), e i suoi movimenti sono piuttosto sgraziati. Tuttavia, devo riconoscere che innanzitutto non ho mai visto un suo allenamento insieme agli altri compagni, e in secondis in Nazionale è stato protagonista di partite più positive che negative. Negli Europei, ad esempio, proprio contro la Spagna, fu uno dei migliori in campo, e segnò perfino il gol del definitivo 2-0.

    Al posto di Ventura probabilmente anch'io avrei osato qualche altra soluzione fin dal primo minuto, ma dal momento che a me non tocca quest'onere, provo per un minimo ad analizzare quello che ha detto il campo, e a capire quelle che sono le idee del CT. Anzitutto, c'è un discorso di continuità che abbiamo già fatto qualche post addietro. L'allenatore azzurro, nei suoi primissimi impegni sulla panchina dell'Italia, ha dovuto affrontare delle partite sulla carta molto difficili: su tre gare, una era contro la Francia, l'altra contro la Spagna. Il suo compito è iniziato ufficialmente da qualche mese, mentre nella pratica ci ha messo le mani solo da qualche settimana. Per quanto mi riguarda, francamente, non riesco a criticarlo per il fatto di aver preferito affidarsi alle garanzie - e per garanzie, ovviamente, mi riferisco a chi e come ha fatto bene in Nazionale fino a pochi mesi fa - , anziché ad alcune scommesse. Soprattutto in questa fase iniziale della stagione, dove la benzina è ancora poca e finisce in fretta.

    In seconda battuta, allenare l'Italia e allenare, non so, il Torino, l'Inter, la Juventus, il Crotone o qualsiasi altro club, è un compito sostanzialmente molto differente. Nel secondo caso la squadra la respiri giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, hai presente le qualità e i difetti di tutti i giocatori della tua rosa, le soluzioni tattiche cui puoi fare ricorso, le caratteristiche dell'ambiente e del campo in cui giochi (fattore spesso molto sottovalutato). Conosci praticamente ogni anfratto.

    Nel primo caso, tutto diventa dannatamente più difficile, specialmente agli inizi di questa esperienza: non hai un grande supporto né dagli altri club né dalla Lega, chiami giocatori che il più delle volte hai affrontato solo come avversari, senza conoscerne le più profonde peculiarità come calciatori - e come uomini, perché pure l'aspetto umano, spesso trascurato, ha una grande rilevanza - , e senza quindi sapere se in campo troveranno un'affinità o meno. In pochi giorni devi valutare le condizioni dei singoli, cercare di capire il più possibile di loro, provare moduli, schemi tattici, facendo calcoli e test, studiando differenti soluzioni e alternative. Si tratta di un compito molto più complesso e ingrato di quel che sembra, perché finché fai bene sei un eroe, se poi sbagli qualche scelta diventi un incompetente che siede su quella panchina per grazia divina.

    Per come la vedo io, tolto che i fatti dicono che Ventura finora non può essere giudicato per il suo lavoro, visto che quest'ultimo consiste di sole tre partite (di cui una sconfitta ininfluente contro una finalista dell'ultimo Europeo, una vittoria sofferta ma meritata contro il modesto Israele e un pareggio prezioso seppur disordinato contro la forte Spagna), il CT sperimenterà qualcosina ad ogni chiamata e deciderà il da farsi col tempo. Alcune convocazioni sono da interpretare in questa direzione: oltre ad abbassare l'età media dell'Italia di quasi 2 anni rispetto a Euro 2016, nei due doppi impegni si è portato, oltre ai titolari dell'ultima competizione giocata (che appunto gli danno garanzie), diversi giocatori che non conosce e che può iniziare a valutare, seppur nel poco tempo che ha. Questo ad esempio può spiegare la convocazione di Donnarumma, che a soli 17 anni potrebbe essere una risorsa imprescinbile per l'under 21... o, ancora, ha chiamato Montolivo, un giocatore da anni nell'orbita della Nazionale e proveniente da un avvio di stagione col Milan tutto sommato convincente. Ha provato anche Romagnoli (una scelta che ha pagato bene), e si è portato Gabbiadini, che pur essendo una riserva nel Napoli può avere delle caratteristiche interessanti. O magari no, chi lo sa. Spetterà a lui capirlo.

    Che altro dire... Ventura è adeguato per il ruolo che sta rivestendo? Oppure è un incompetente? Se guardiamo la tradizione, troviamo tantissimi casi tra i più disparati... Trapattoni si portava dietro un retaggio straordinario e aveva a disposizione una rosa di giocatori italiani tra i più forti degli ultimi trent'anni, ma fallì miseramente. Lippi aveva una squadra più scarsa e fece delle scelte discutibili nel suo primo incarico (ignorò sempre Panucci e Ambrosini, fra i migliori in quegli anni, per portare Zaccardo e Barone), eppure vinse un Mondiale alla prima uscita. Tornato dopo una parentesi di qualche anno, fece naufragare la Nazionale in Sudafrica. Prandelli iniziò bene la propria parentesi con un secondo posto a Euro 2012 e una medaglia di bronzo nella Confederations Cup del 2013, per poi crollare insieme alla nostra spedizione in Brasile, un anno più tardi.

    Magari Ventura non è adeguato alla panchina dell'Italia... o magari sì. Magari manterrà il 3-5-2 fino a Russia 2018 e arriverà sul podio, o magari farà schifo. Magari cambierà modulo giocando con un 4-3-3 ottenendo pessimi risultati, o magari farà un filotto di vittorie fino ad arrivare alla finale di Mosca. Ci sono troppe variabili, e il tempo e le partite da prendere in esame per un giudizio sono troppo poche. Per quanto mi riguarda farò le mie valutazioni più in là. My two cents.
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    CITAZIONE
    Antipatie? No, son fatti.

    Sono tue personali antipatie, tant'è che tu stesso hai scritto letteralmente "criticare un giocatore della Juventus", o in merito a Eder e Pellè, che "Immobile e Belotti sono dieci volte più forti di loro" (sarebbe interessante capire come tu sia riuscito a stabilire una statistica così precisa). I tuoi discorsi sono perlopiù parziali e privi di argomentazioni tattiche e tecniche sulla partita.

    CITAZIONE
    Son contento perché mi ha dimostrato per l'ennesima volta che deve ritirarsi. Ormai a certi livelli non rende più come prima.

    A 38 anni ha stabilito il record di imbattibilità della storia della Serie A, rivelandosi più volte determinante. A Euro 2016 (parliamo giusto di due-tre mesi fa), è stato uno dei migliori fra gli Azzurri. Tutti i grandi giocatori della storia del calcio qualche volta hanno commesso degli errori, il problema è che quando sbaglia un portiere (e hanno sbagliato tutti, perfino il leggendario Yashin) solitamente è gol. Ciò non inficia sul suo peso specifico e sulle sue innegabili qualità, tecnicamente è perfetto, fisicamente è integro (anche se non più esplosivo come negli anni migliori), e ha mantenuto intatti i suoi riflessi, migliorando la sua forza mentale. Non c'è mai stato nessuno come lui, e forse non ci sarà mai nessun'altro come lui.

    CITAZIONE
    Ho detto qualcosa sulla sua carriera?

    E ci mancherebbe anche. Detto questo, pretendere il suo ritiro per un singolo errore è un discorso senza senso.

    CITAZIONE
    Si sono ridestati grazie a loro due. Se continuavi con Pellè ed Eder tranquillo che la partita non la pareggiavi.

    E chi l'ha passata ad Eder dentro l' area? Chi è stato che in scivolata è riuscito a toccarla e a fargliela arrivare?

    Eder e Pellè sono stati lasciati a predicare nel deserto per un'ora buona di gioco, abbandonati da un centrocampo incapace di organizzare un pressing efficace e soprattutto di impostare un gioco offensivo che sapesse approfittare delle debolezze difensive della Spagna. Puoi anche avere Ronaldo in attacco, ma se gli altri dieci componenti della squadra non ti aiutano, non salgono, non creano né superiorità numerica né occasioni, c'è poco da fare. Pellè, nell'unico pallone giocabile che ha avuto, ha fornito un assist di testa eccezionale per Parolo (se ci fosse arrivato, sarebbe stato gol). Non a caso anche il gioco di Eder, che nella prima ora di gioco era stato praticamente nullo, è migliorato nettamente nell'ultima mezz'ora. E, no, caro Lighon: tra un passaggio e un movimento che si trasforma in un calcio di rigore, la giocata determinante è senza dubbio la seconda.

    CITAZIONE
    Ok, abbiamo visto un'altra partita. Possiamo chiuderla qui.

    Non c'è nulla di insensato in quello che ho detto. La Spagna ha prodotto un possesso di palla bello, sì, magari elegante, a tratti sontuoso, ma sterile, che le ha consentito di creare due sole occasioni: il gol di Vitolo (casuale e frutto di un singolo errore individuale) e un contropiede, sempre di Vitolo, che ha spedito il pallone fuori. Nella mezz'ora in cui l'Italia si è svegliata cercando di giocare a calcio, è stata molto più pericolosa ed efficace - pur nella disorganizzazione più totale - rispetto alla Spagna, entrando più volte nell'area avversaria e procurandosi persino un rigore. Nel nostro momento più difficile, all'altezza dei 25 metri, siamo stati comunque solidissimi soprattutto grazie all'opposizione dei nostri centrali, in particolare Barzagli e Romagnoli che sono stati in assoluto i migliori dei nostri.

    CITAZIONE
    Ma il problema è che non possiamo fare più di tanto, in questo senso. Loro sono troppo superiori.

    Ribadisco che la Spagna, pur nella sua soverchiante capacità di gestione del pallone, non è riuscita a sfondare il nostro muro. Tatticamente, negli ultimi 25 metri, la nostra gara difficilmente avrebbe potuto essere migliore di così. Il problema è che a centrocampo non siamo riusciti ad opporci per almeno 60-65 minuti. Quando abbiamo iniziato a farlo, la Spagna ci ha sofferti al punto che alla fine avremmo potuto anche vincere la partita, pur se immeritatamente se la si guarda nel suo insieme.

    CITAZIONE
    Assolutamente no, non sono d'accordo. Per me se avessero giocato entrambi dall'inizio avremmo vinto, o comunque avremmo fatto molta meno fatica.

    E allora se mio nonno avesse avuto quattro palle io sarei stato un flipper... o se mio padre avesse avuto le ruote, io sarei stato una carriola. Non ha senso discutere per "se" e per "ma", nessuno può intuire cosa sarebbe successo se dal primo minuto avesse giocato questo o quell'altro. Se guardiamo la logica, l'unica cosa che si può dire è che, probabilmente, visto che il problema della nostra gara è stato soprattutto un primo tempo passivo in particolare in fase di possesso, probabilmente qualunque attaccante sarebbe stato stritolato nella morsa della Spagna, com'è successo a Eder e a Pellè. Magari Immobile avrebbe portato maggiore dinamismo, ma il reparto più problematico è stato il centrocampo, non l'attacco. Un Candreva avrebbe fatto comodo ad esempio, visto che ha la qualità di puntare l'uomo e anche un piede educato per giocare dei palloni precisi. Anche Verratti sarebbe servito, ma anticipando la tua domanda successiva, pare che non stesse molto bene.
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    CITAZIONE (Lighon @ 7/10/2016, 00:27) 
    Cos' è che non ti torna del mio discorso?

    Il tuo discorso è semplicemente basato sulle tue antipatie personali nei confronti di questo o quel giocatore, e non tiene conto di alcun aspetto tecnico o tattico della partita.

    Buffon è il portiere più forte della storia del calcio. Irriderlo ed essere contenti per uno dei pochi errori commessi a fronte di una carriera ventennale giocata sempre ad altissimi livelli è un atteggiamento puerile, oltre che poco utile ai fini della discussione.

    Pellè e Eder hanno semplicemente sofferto, come gli altri Azzurri, l'inerzia della prima ora di gara, praticamente mai aiutati dal nostro centrocampo, letteralmente fagocitato da quello iberico. L'ingresso di Immobile ha portato maggiore dinamismo in un momento della partita che comunque aveva già visto una svolta, dato che gli Azzurri si sono ridestati soprattutto dopo il gol subito.

    Il rigore peraltro è stato procurato proprio da una giocata di Eder, e nell'occasione andava anche espulso Sergio Ramos. Invece, a mio avviso, sarebbe stata un po' troppo fiscale la cacciata di Diego Costa, anche se ai fini del regolamento ci poteva stare.

    Se andiamo a vedere l'aspetto tattico della gara, troviamo che la partita della Spagna è stata pressoché dominante per i primi 60 minuti di gioco. Il possesso palla prodotto però è stato sterile: alla fine della fiera le occasioni da gol, a parte la rete del vantaggio regalata dall'errore sciagurato di Buffon, si sono ridotte a un solo tiro terminato fuori. In questo senso è da lodare la solidità dei nostri negli ultimi 25 metri: non è praticamente mai passato neppure uno spillo, e in questo senso i migliori in campo per me son stati Romagnoli e, soprattutto, Barzagli. Quest'ultimo mi ha impressionato non soltanto per la consueta serenità in una serata molto difficile, chiudendo sempre gli avversari con interventi sontuosi ed eleganti (non certo una novità per lui), ma soprattutto per l'atteggiamento propositivo mostrato nel momento più difficile della gara, dove ha aiutato moltissimo i compagni anche in fase offensiva. Il rossonero invece è stato incredibile considerando che era un esordiente: ha giocato con la personalità di un veterano. Buona partita anche di Bonucci, per una sera costretto a giocare più di sciabola che di fioretto.

    Il problema vero è stato a centrocampo, e per quanto mi riguarda il peggiore in assoluto del match è stato Parolo: in fase di possesso ha sbagliato di tutto (ma è stato in buona compagnia purtroppo), persino i tocchi più elementari, mentre in fase di non possesso è stato letteralmente sbranato dalle maglie rosse. Una prestazione davvero poco adeguata a questi livelli. Anche gli esterni hanno aiutato poco e male nella spinta: Florenzi comunque un po' meglio di De Sciglio, soprattutto nell'ultima mezz'ora, ma il più delle volte le giocate sono state imprecise e confuse, mentre la copertura è stata discreta. In generale il leitmotiv di tutta la partita dell'Italia è stata la mancanza di lucidità. A centrocampo il nostro pressing non ha funzionato per almeno tre quarti d'ora di partita, la Spagna aveva almeno una o due linee di passaggio sempre libere: dei cinque tatticamente il più intelligente è stato De Rossi (aiutato anche dall'esperienza e dal fatto di essere fondamentalmente un giocatore da trincea), e anche Bonaventura purtroppo è stato più negativo che positivo, sebbene non come Parolo. Montolivo sfortunatissimo, spero non sia nulla di troppo serio.

    Il gol subito ci ha ridato la carica e l'ingresso in campo di Immobile ci ha restituito, se non un minimo di logica, quantomeno un po' di dinamismo in più. Anche le sue azioni spesso sono state confuse ed imprecise come quelle dei compagni, ma la sua corsa disordinata è comunque bastata per ricordare al mondo che Piqué e Ramos sanno fare tutto, tranne che difendere. Belotti dei tre nel tridente finale secondo me è stato il più fumoso (poi non è che abbia avuto molto tempo a disposizione), ma ha comunque aiutato ad alleggerire il pressing sui compagni e ad indebolire le loro maglie, contribuendo a creare un caos che ci ha favoriti.

    Per fare giudizi complessivi comunque secondo me è ancora troppo presto. Vediamo il lato positivo: abbiamo strappato un punto prezioso, che con un pizzico di fortuna in più avrebbe pure potuto trasformarsi in vittoria. Quel che è mancato di più, a parte a un paio di giocatori nostri, è stata la lucidità e la freddezza nell'imbastire un gioco d'attacco convincente. Si è sentita anche l'assenza di qualcuno capace di tenere e gestire il pallone in mezzo al campo, Verratti avrebbe fatto comodo. Abbiamo compensato con il carattere, che sicuramente non è un male. Dobbiamo considerare anche che di fronte avevamo l'avversario più forte del girone, e nonostante questo non abbiamo concesso praticamente nulla, se non un gol causato da un errore individuale (com'era capitato con Israele). Io credo ci siano comunque dei margini di miglioramento, diamo tempo al tempo.
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    L'ho letto anch'io, porca bomba!

    Non ricordavo affatto che avessi aperto il topic... comunque poco male, adesso posso commentare anch'io. Sperando di farlo in poche righe, e non con un giga post che si finisce di leggerlo nel duemilaemmai.

    Bisogna fare una piccola premessa sulla serie, che in qualche modo Carlo ha già anticipato: Monster Allergy è figlio di quell'esperimento tutto italiano che negli anni '90 trovò il suo picco massimo con il capostipite, ossia PKNA, per poi incarnarsi in altre interessanti interpretazioni, come MMMM (Mickey Mouse Mistery Magazine... che, a proposito, se siete interessati sappiate che Panini ha pubblicato due volumoni Omnibus), o i già citati W.I.T.C.H. e X-Mickey.

    A differenza di molte di queste serie, tuttavia, e quindi analogamente a W.I.T.C.H., il cui target di riferimento principale erano però le ragazze adolescenti, il soggetto di Monster Allergy è una novità assoluta nel microcosmo disneyano, da cui trae comunque a piene mani per svariati elementi come location, caratterizzazione di molti personaggi, tematiche e quant'altro.

    Si tratta quindi di una serie che comprime in sé gli stilemi e l'entusiasmo tipici di quegli anni, quando il fumetto italiano di genere conobbe un breve ma intenso ed ispirato boom, divenendo un cult per quella particolare generazione di lettori cui sono felice di potermi annoverare.

    Se, tuttavia, già all'epoca avevo letto del tutto o in parte molti dei titoli già citati, a Monster Allergy non mi ero mai avvicinato, per un motivo o per un altro. L'ho sempre visto dall'esterno, incuriosito tanto dalla serie cartacea che da quella animata - quest'ultima, tuttavia, dotata di un'anima molto più mediocre e commerciale rispetto al media originale - senza tuttavia mai lasciarmi ingolosire dalla lettura. Se non a partire dalla scorsa estate, quando ho deciso di recuperarla approfittando della riedizione (scontata) di Tunuè.

    Cosa posso dire di Monster Allergy? Carlo ha già enunciato molti elementi interessanti e veritieri, ma ha utilizzato un termine in particolare che mi preme sottolineare, e che secondo me sintetizza non soltanto questo fumetto, ma tutti gli altri fortunati titoli che conquistarono una generazione intera di lettori: la nostalgia.

    Il fattore nostalgico è un qualcosa che, sin dalle prime pagine di Monster Allergy, salta fuori in modo praticamente naturale, rievocando alla mente ricordi ed emozioni di tanti anni fa. Le tinte adulte di PKNA e MMMM, l'incredibile miscela di colori e le loro tonalità sapientemente dosate, i personaggi bizzarri e pittoreschi. E poi ancora l'umorismo maturo, il tema dell'avventura e dell'amicizia, il pericolo, il coraggio, la paura, la scoperta del mondo esterno e di sé stessi.

    Quelle serie nate fra gli anni '90 e i primi 2000 hanno un comune denominatore che fa leva proprio sulla nostalgia, che si insidia dentro di esse come un vero e proprio archetipo o come un'impronta caratterizzante, se vogliamo. Nel caso di Monster Allergy, non tutti gli albi che compongono l'opera sono di altissimo livello (alcuni sono decisamente avvincenti, altri un po' più noiosi), e i toni, in generale, nonostante talvolta certi elementi e certe tematiche ci invitino a un'interpretazione di una certa maturità, richiamano un target che principalmente si ritrova tra gli adolescenti.

    Tuttavia, anche con qualche piccola sbavatura, è stata una lettura davvero piacevolissima. Di recente mi è capitato molto di rado di riuscire a leggere di nuovo qualcosa che avesse la capacità di farmi tornare bambino, ricordandomi i pomeriggi passati a sfogliare fumetti senza chiedermi chi fosse tale disegnatore, perché le tavole fossero impostate in un certo modo, se questa o quell'altra cosa fosse una citazione a un'altra cosa ancora. Monster Allergy mi ha fatto riscoprire il piacere di una lettura più genuina, forse persino ingenua, facendo leva proprio su una nostalgia capace di riportarmi agli anni agrodolci della mia adolescenza.

    Fatto questo bel pippotto malinconico, ribadisco che, sebbene sia stata una lettura che è scivolata via molto piacevolmente, non tutte le scelte fatte dagli autori mi sono piaciute. La pecca maggiore, o comunque una di quelle più importanti, a mio avviso, è la superficialità con la quale sono stati trattati i vari poteri: non si è mai sceso nello specifico con il dom, per esempio, tanto che molte cose dell'ultimo minuto paiono approssimative e tirate per i capelli. Quanti e quali utilizzi può avere questo potere? Com'è possibile abbandonare il proprio dom e accogliere in sé quello di un altro? Come funziona esattamente il dom di Zick, capace di controllare gli altri? E le armi? Quante sono? In cosa differiscono tra loro? Molte di queste domande sfortunatamente non trovano mai risposta, o comunque non vengono mai esplicate del tutto in maniera soddisfacente. Il potere dei domatori rimarrà sempre un aspetto secondario, subordinato alle varie storie che compongono la serie e spesso sfruttato come un escamotage risolutivo per determinate situazioni.

    Inoltre, se il finale del numero 29 poteva avere un suo senso, per quanto un po' triste e con un sapore più amaro che agrodolce, il trentesimo episodio, a cavallo tra una conclusione e un nuovo inizio, mi ha lasciato più perplessità che certezze. Per molti versi è stato un episodio di fan-service nato per mostrare il più possibile in maniera compressa cose e personaggi facenti parte di tutto il "primo" arco narrativo (un vecchio lettore quindi può apprezzare, mentre per uno nuovo appare tutto decisamente forzato), e che d'altro canto potesse gettare le basi per un seguito. I dubbi che mi ha suscitato sono analoghi a quelli del ritorno di PKNA, un'operazione che tenta di richiamare i fan di vecchia data ma che finora non mi ha convinto del tutto.

    Graficamente non riesco a trovare altro che pregi. Adoro il tratto, adoro lo stile, adoro i colori. Le indicazioni estetiche date dal duo Barbucci & Canepa sono mirabili e perfettamente adeguate, e la storia è talmente coinvolgente che, personalmente, non ho mai neanche fatto caso all'avvicendamento degli autori che si sono alternati ai disegni, e che quindi tecnicamente hanno dato un'impronta tutta loro all'opera.

    Anche i vari personaggi mi son sembrati sempre ben calati nella parte, sebbene alla fine i protagonisti principali siano cambiati molto poco rispetto all'inizio, compiendo un percorso di maturazione molto lento e mantenendo le stesse caratteristiche praticamente fino alla "conclusione" della serie. Da una parte è normale, viviamo indirettamente le avventure dei vari Zick ed Elena quando sono bambini, e il fumetto stesso non ha delle mire troppo adulte. Mi chiedo, tuttavia, cosa sarebbe venuto fuori, se gli autori avessero deciso di osare di più e di dare al tutto un'impronta un po' più seria e matura.

    Sugli altri personaggi invece credo non si possano muovere particolari critiche: i mostri "buoni", nel loro ruolo macchiettistico, funzionano alla perfezione, rendendosi ora utili, ora divertenti, ora irritanti. Ho trovato particolarmente ben riusciti anche i cattivi, che molto sapientemente si alternano spesso durando pochi albi. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto vederne alcuni un po' più spesso, specialmente il bucaniere Barbaruffa, che tuttavia non è un vero e proprio antagonista.

    Parlando dell'edizione, io ho approfittato di uno sconto del 15% di Tunuè, e ho acquistato direttamente il cofanetto limitato. Esso contiene innanzitutto i due volumoni in edizione Deluxe, cartonati a colori e con una mole incredibile di pagine, tra le 700 e le 800. Poi abbiamo un altro albo cartonato, decisamente più piccolo, il Monster Allergy Extra (che svela un po' di retroscena e di making of), il numero 30 in versione spillata (la cui storia è già inclusa nel secondo volumone deluxe), e infine Aspettando Monster Allergy in tutte e quattro le cover variant. Convengo che quest'ultimo sia uno spillatino striminzito e tutto sommato inutile, come d'altronde l'altro, il Monster Allergy Evolution, che peraltro non è manco incluso nel cofanetto e bisogna quindi acquistarlo a parte.

    Il cofanetto in sé peraltro è splendido: molto colorato, con dei bellissimi disegni, e inoltre ha una forma particolare, dal momento che i lati, anziché essere dritti, sono obliqui. Il prezzo, sebbene con i vari sconti si possa risparmiare un bel po', purtroppo è davvero molto alto, ma se siete appossionati dei fumetti italiani di quegli anni e avete dei soldini da spendere, secondo me ne vale la pena.

    In alternativa, sappiate che Tunuè ha deciso di ristampare nuovamente la serie in albi brossurati, e di conseguenza più economici, nel formato "Tipitondi" che caratterizza la loro produzione di letteratura per ragazzi, facilmente riconoscibile dai bordi arrotondati. L'edizione prende il nome di Monster Allergy Collection, ed è appunto una ristampa. Per il momento è uscito il primo volume in anteprima al Romics, al costo di 12 euro e con 144 pagine: ogni tomo dovrebbe quindi comprimere 3 o 4 spillati della serie classica.

    Per quanto riguarda la nuova serie, la Evolution, che ufficialmente dovrebbe partire da questo autunno (magari Lucca?), non credo che la prenderò. Mi sa che aspetterò direttamente una versione deluxe, se uscirà prima e poi, e nel frattempo magari la scroccherò da te Carlo. :asd:

    Bene, chiaramente i miei bei propositi di scrivere poco sono andati a farsi friggere, e se già nessuno finora aveva commentato questo topic, figuriamoci se leggerà mai questo post che ho scritto. Quindi posso tranquillamente mettermi a scrivere cose deliranti, tipo che i miei capezzolini piccini picciò sono andati in Francia, o che nel momento in cui sto scrivendo questo post son quasi le 2 di notte e in tv danno Io vi dichiaro marito e... marito.

    Bando alle ciance, è una lettura che vi consiglio caldamente. Provate a dargli un po' di fiducia e vedrete che non avrete di che pentirvene.

    Edited by El Rafko - 6/10/2016, 12:41
13643 replies since 28/1/2007
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