Posts written by Deep Impact

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    Anche perchè, tipo sui mezzi pubblici in mezzo alla calca, effettivamente non vengono usate solo le mani :eheh:
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    Io comunque il post di chi disse che sia un problema solo italiano o che stiamo messi peggio che altrove non lo vedo :dubbio:
    CITAZIONE (<PIERO>92 @ 3/12/2023, 12:38) 
    salvo porre attenzione a ciò che facciamo e che ci accade attorno nella realtà quotidiana, per "risolvere" il problema dei femminicidi in Italia non possiamo fare NULLA.

    Hai detto niente, quello è tantissimo ed è tutto invece. Autoanalizzarsi, unitamente ad intervenire in qualche modo quando vediamo qualcosa di storto, è ciò che fa andare le cose sempre meglio. Chiudersi a riccio nel 'non ho nulla da rimproverami, devo combattere questo attacco alla categoria' (andate a vedere cosa viene detto sotto certi video) è ciò che ci impantana e rischia pure di farci retrocedere
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    CITAZIONE (Capitano Jack @ 3/12/2023, 10:37) 
    La questione era partita perché qualcuno (o qualche media, ora non ricordo) sosteneva che si tratti di un problema tipicamente italiano.

    Me l'ero perso e (se davvero è stato detto) come affermazione è un'ovvia, oggettiva stupidaggine. Ma in quanto tale, allora, ha ricevuto un dispendio di attenzioni ed energie che - se impiegate altrettanto in altro - saremmo già nel 3000. Va bene mettere i puntini sulle i, fa un po' dispiacere che divenga un altro main topic come gli articoli ecc. rispetto a quello che dovrebbe essere il piatto principale, da cui poi tutto ciò che ne consegue
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    CITAZIONE (_Dragon_ @ 2/12/2023, 22:04) 
    quando dobbiamo fare un discorso generale non possiamo che basarci sulla realtà che ci circonda.

    Dato che a questo risponderei esattamente come nel post precedente (escludendo solo il paragone che ok, non era messo in correlazione) e tu poi ripeteresti questa cosa, taglio il loop e bella lì
    CITAZIONE
    La percezione drammatica della collettività, non certo della singola vittima, che ovviamente, essendo interessata dal fenomeno a prescindere dalla sua probabilità, della statistica se ne frega.

    Come detto, se anche ci fosse un solo femminicidio ogni dieci anni, quella donna lì del fatto di essere l'unica non se ne farebbe nulla; tutte le altre, invece, vivrebbero nella consapevolezza di essere quasi totalmente al sicuro, con tutti i risvolti del caso.

    Quindi ad esempio una donna che in questo momento non sta vivendo una situazione problematica ma segue l'attualità smetterebbe comunque di preoccuparsi o almeno attenuerebbe le sue ansie sapendo che nel tal altro paese va un po' peggio. Non sono sicuro dell'efficacia della cosa, se è questo il risvolto auspicato.
    Eppure basterebbe poco per trasmettere maggior fiducia, tipo mostrare comprensione e consapevolezza senza aggiungerci fondamentalmente... nient'altro. Che invece spingere sul "è poco probabile, vai tra" può suonare sinistro, può essere un modo per inviare altri messaggi. Questo non è da prendere sul personale, il riferimento è a quello che si vede nel complesso nelle sezioni commenti qui e là
    CITAZIONE (Baba Yaga @ 2/12/2023, 21:24) 
    Si tratta invece di prendere atto del fatto che la situazione venisse descritta come fossimo in Saudi Arabia.

    Parlando per me, non potresti quotare nessun commento che corrisponda a questa descrizione. Ho elencato banalmente questioni che di fatto succedono nella quotidianità, e che anche tu ed altri sapete che esistano come pure avete detto. Quindi siamo d'accordo, in teoria
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    CITAZIONE (_Dragon_ @ 2/12/2023, 21:21) 
    In senso astratto e personale sei liberissimo di considerare anche l'essere colpito da un asteroide particolarmente pericoloso, ma nel momento in cui si fa un ragionamento più ampio rispetto alla realtà della situazione, dato che non viviamo nel vuoto, certo che sì.

    Una cosa è più o meno bella, brutta, grande o piccola a seconda della realtà che ci circonda.

    Potrei dire: appunto. La realtà che ci circonda racconta di una vittima quasi ogni giorno. Mi pare di capire che per te sia un dato effimero paragonabile all'iperbole dell'asteroide, è un tuo modo di vedere la cosa. Magari in un'altra posizione non la vedresti così, anche perchè non faresti la vita che fai
    CITAZIONE
    Così come per noi non è di minimo interesse la psicologia della singola vittima, con tutto il rispetto per essa.

    Se il ragionamento di fondo era "avere questa consapevolezza può attenuare la percezione fin troppo drammatica del fenomeno" si stava parlando della psicologia di chi vive queste situazioni, se non lo trovi importante allora a cosa ti serviva insistere su queste differenze?
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    CITAZIONE (_Dragon_ @ 2/12/2023, 20:22) 
    Detto questo, mi pare invece che la narrazione sui femminicidi che si percepisce su qualsiasi media sia di un'Italia disastrata e, appunto, particolarmente pericolosa; cosa non vera.

    Dipende dai punti di vista: è necessario che ci siano numeri più alti di così perchè qualcosa debba essere visto come particolarmente pericoloso? Per qualcuno magari sì, per altri basta e avanza quello che c'è per vederla già in questo modo. Quando viene detto "anche oggi un'ennesima vittima" è un'esagerazione per creare tensione drammatica a gratis o, dato che succede a giorni alterni, è perfettamente normale dirlo? A ciascuno la propria risposta, ricordando anche da quale lato della barricata ci troviamo nel pensarla
    CITAZIONE
    Quanti direbbero che nei Paesi Bassi si rischia di morire più che qui per femminicidio?

    Non credo che ciò possa essere di minimo interesse e sollievo per nessuna donna, saperlo o meno per me non sposta nulla nel modo di vivere la problematica. Chi ha a che fare con certa gente non si consola che in altropaeserandom ci sia un po' più possibilità di finire male, c'è altro cui pensare durante un abuso
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    CITAZIONE (_Dragon_ @ 2/12/2023, 19:51) 
    a me pare che la percezione sia proprio quella: di una situazione eccezionalmente (più) grave qui che altrove

    L'Italia, in materia di femminicidi, può parere e pare il posto peggiore d'Europa...finché non lo si confronta con gli altri

    Non conosco le ragioni alla base di questo pensiero, ad occhio comunque non può trattarsi di qualcosa di scentifico ma di una.. percezione a sua volta. Chi subisce maltrattamenti non sta a fare comparazioni statistiche, pensa soltanto alle rogne che ha addosso. Se vengono organizzate manifestazioni, dibattiti nei media ed altro non è per urlare che stiamo messi peggio che altrove ma per evidenziare quello che c'è e basta. Se ne parla spesso perchè purtroppo succede spesso qualcosa di attinente, non per lanciare quegli altri messaggi
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    CITAZIONE (<PIERO>92 @ 2/12/2023, 19:06) 
    Le notizie di cronaca, se riportate in modo insistente, sono assolutamente in grado di modificare il modo in cui le persona vedono il mondo.

    Se ogni giorno riportassero insistentemente notizie di incidenti stradali mortali a causa di gente che non rispetta i limiti di velocità, sottolineando ogni volta quanto in Italia sia diffuso a livello culturale il non rispettare i limiti di velocità, in molti svilupperebbero la fobia di mettersi in auto.

    Infatti, senza condizionale, esistono anche quelle notizie ed esiste gente che non vuol guidare per questo. Ed è tanto fuorviante? Sono effettivamente cose che succedono, sono effettivamente pericoli che corriamo a livello statistico. Cosa si dovrebbe fare quando accadrà il prossimo femminicidio, lo nascondiamo perchè se no poi guastiamo gli animi? C'è gente che non guarda il tg perchè non gli piace quello che sente, legittimo. Ma non tutti vogliono chiudere gli occhi su come gira il mondo. Aggiungo che comunque nemmeno serve la tv per vivere male, le donne hanno principalmente problemi nel loro privato e tanto gli basta per provare quello che provano
    CITAZIONE (esti. @ 2/12/2023, 19:15) 
    Quindi, la scuola dove si formano i ragazzi non è il nascondiglio del patriarcato. La domanda è, dove si nasconde sto maledetto?

    Non mi pare che qualcuno abbia suggerito che nasca a scuola, dove anzi si cerca di sensibilizzare su quello ed altro. Dove si nasconde? Le risposte sono banalissime: nei modelli familiari, nelle cerchie di amici, nel modo di fare collettivo. Quante cose vengono fatte perchè si usa così e basta? Non è un grande mistero, esistono schemi e stereotipi che vengono semplicemente riproposti. Dove più dove meno, dipende da dove si vive
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    CITAZIONE (Doflamingo @ 2/12/2023, 17:40) 
    onestamente dove la vedete ancora questa società enormemente patriarcale?

    Enormemente no ma certe dinamiche sono ancora ben diffuse, altrimenti le cose andrebbero diversamente da come si vede accadere (gli omicidi sono la proverbiale punta dell'iceberg). Se non conoscete neanche alla lontana proprio nessuno che abbia atteggiamenti maschilisti siete fortunati
    CITAZIONE
    perché tutti gli uomini si dovrebbero scusare con le donne?

    Ma dopo tutte queste pagine si potrebbe sapere chi diavolo lo abbia mai detto e preteso? Non lo ha certo detto la Elena, i video sono pubblici. L'invito era all'esame di coscienza, non allo scusarsi a caso per cose non fatte. Il malcontento su questa cosa è davvero malriposto, persino sotto lo stesso video col discorso completo c'è chi riporta quella domanda mai fatta accompagnandola a traballanti giuramenti di santità. Si saranno fermati ai titoli clickbait o al sentito dire, l'unica cosa che posso prendere in considerazione come tenue discolpa
    CITAZIONE (_Dragon_ @ 2/12/2023, 18:13) 
    Sottolineare le statistiche serviva (e serve) solo per chiarire lo stato delle cose

    Mi riferivo ai botta e risposta con Argenn anche in relazione alle modalità di comunicazione, ma anche parlando in generale è poco consolatorio il numero asettico considerando ciò da cui origina. Tutte quelle che hanno accanto un violento, o un ex che le perseguita ecc. non fanno notizia e le abbiamo comunque intorno, non arrivano ad essere uccise ma conducono un'esistenza miserabile. In ogni caso tre vittime a settimana sono poche solo se ragioniamo come un computer (difatti non lo ha detto nessuno, e ci mancherebbe altro). La percezione non è che ci sia un'ecatombe in corso, consiste nel fatto di non sentirsi generalmente al sicuro e direi che non mancano i motivi per provare quella sensazione
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    CITAZIONE (Argenn @ 2/12/2023, 14:55) 
    io non ho visto nessuno dire che " non esistono violenze o abusi sulle donne".

    Non a chiare lettere ma tutto l'impegno a sottolineare gli zerovirgola delle statistiche, le battutine sul patriarcato, il definire esagerate le visioni a sfavore nel rapporto tra i due sessi dal momento che in realtà i problemi li avrebbero tutti in modo uguale nonostante degli uomini non se ne parli, mettere in discussione che gran parte di questi gesti avvenga per motivi culturali perchè dovuti invece ad altro motivo x, portare croci rosse varie su cui sparare per alimentare il tema delle esagerazioni (ed altro) può quantomeno farlo pensare, guardando ad un quadretto complessivo. Non solo per le cose in sè ma anche per il lessico e i toni che si sceglie di utilizzare, quando invece con tutt'altro stile si poteva dire tutto ciò senza generare dubbi e attriti vari. Tanti post fa si ironizzava sul fatto che fosse proibito portare una visione diversa da quella standard con vittime e carnefici predeterminati, possibilmente un assetto meno da battaglia sarebbe recepito in modo del tutto diverso. Innegabile, alcune posizioni sono impopolari e più difficili da difendere, ma di certo non si aiutano quelle cause in modalità Rambo. Ora si è stemperato ma pagine fa non andava così
    CITAZIONE (0 (Z e r o) @ 2/12/2023, 15:25) 
    Ma evidentemente, gli uomini incapaci di elaborare emotivamente un abbandono improvviso, un rifiuto o una lite domestica sono ancora troppi.

    Il rifiuto è anche sul mettersi in discussione, come se si facesse lesa maestà. Non siamo tutti criminali ma guardiamoci allo specchio: nessuno è santo, nessuno ha il curriculum cristallino, abbiamo tutti degli spigoli e delle questioni che in passato abbiamo gestito in un modo del tutto diverso da come lo faremmo oggi, per immaturità ed altro. Se avessimo la macchina del tempo sfido chiunque a dire "non cambierei niente". A nessuno è chiesto di scusarsi per il solo fatto di essere uomo, quel che non farebbe male è invece un esamino di coscienza e la risposta che va per la maggiore sotto certi video youtube ecc. è "non ho fatto mai niente di male, attacchi assurdi!". Tutti improvvisamente immacolati, offesi da chi mette in dubbio l'aureola
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    CITAZIONE (Capitano Jack @ 2/12/2023, 14:30) 
    Il negazionista si attacca a qualsiasi cosa, qualunque sia l'argomento, quindi è ininfluente. Non si deve precludere la possibilità di parlare di un argomento complesso perché un imbecille arriva e si attacca a ogni scemenza per portare acqua al suo mulino.

    Un argomento del genere è complesso e influiscono un mucchio di fattori indiretti anche non strettamente legati ad esso. È quindi giusto che vengano esposti punti di vista diversi.
    Al contrario, è sbagliato dire che il problema non esiste per Tizio, Caio o Sempronio, o buttare tutto in un solo calderone, ragionare con "Eh ma qua sono di più, là di meno" e altre cavolate che però generano Bias e confusione, impedendo un dialogo costruttivo.

    Perché sennò il risultato è questo: si arriva a sfottò, si fanno commenti alla Instagram, ad alcuni giustamente girano le balle e cominciano a loro volta a sbraitare, finendo a loro volta per sbagliare, come fa notare LoD.


    È una spirale, un circolo vizioso, un loop, chiamalo come vuoi.

    Infatti va benissimo portare altre questioni sul piatto ma se lo si fa con il tatto e la misura richiesta è un conto, se lo si fa con un altro animo finisce in un pasticcio brutto da leggere e in cui per tirare fuori una conclusione decente ci vuole un mare di tempo in più del dovuto. Quel caspita di articoletto tanto per fare un esempio meritava spazio e sdegno superiori alla notizia da cui originava? Parlarne va bene, parlarne come e quanto se ne è parlato per me è stato discutibilissimo.
    Per il resto non trovo sia inutile cercare di cavare qualcosa di costruttivo, perché anche se ci sono quelli cui non cambierebbe nulla altri magari di fronte ad una conversazione come questa vengono stimolati a pensare un attimo di più. Tentare non costa niente
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    CITAZIONE
    Questo è un problema del negazionista, non certo di chi discute il tema complesso che è.

    Dato il fomento che già si vede sparso in tanti lidi, il mio istinto è limitare il danno cercando di far emergere una verità diversa rispetto a quella che sembra, laddove esista. Almeno così chi legge da fuori potrebbe magari scoprirsi meno appoggiato nei suoi istinti rabbiosi. Piccole gocce fanno il mare

    Edited by Deep Impact - 2/12/2023, 14:23
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    Molto di quel che è stato scritto era equivocabile (equivocabile a volerci vedere il bene), altrimenti molto semplicemente non avrebbe suscitato alcuna reazione. L'importante è rendersene conto anziché stupirsene con fastidio, ci può stare che in un contesto per iscritto non esprimiamo al meglio quello che si pensa
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    CITAZIONE (Capitano Jack @ 2/12/2023, 12:17) 
    ci si mette davvero poco a sparare etichette con quelle cavolo di pistole che ci ritroviamo per dita, e se chi è in buona fede si ritrova additato come complice perché la gente legge malizia in ogni cosa che scrive, c'è davvero un problema.

    Diciamo che la responsabilità è bidirezionale, dobbiamo impegnarci a leggere tra le righe senza saltare a conclusioni ma al tempo stesso in primis ci vuole consapevolezza di come si sta esprimendo un pensiero e in quale contesto lo si sta facendo. Se a un funerale racconto una barzelletta o ai parenti dico che va bé, sono cose che succedono ecc. magari avevo zero cattive intenzioni ma nemmeno sarebbero pazzi gli altri a sgranare gli occhi.

    Questo era un argomento sensibile e come hai visto tu stesso c'è un clima schifoso in proposito sui social, per cui introdurre anche qui tutta una serie di ma e però non può che cambiare l'atmosfera. Ci sono messaggi che al giorno d'oggi non possono lasciare in silenzio, perché anche se dovessero esserci sottese buone intenzioni rischiano (per come sono impostati ed espressi) di far passare messaggi inaccettabili. Un negazionista delle violenze di genere avrebbe applaudito ad una serie di post scritti qui, scritti con o senza quell'idea in testa

    In sostanza, era una discussione inevitabile pure con tutto l'impegno possibile
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    CITAZIONE (<PIERO>92 @ 1/12/2023, 23:18) 
    mi ricollego alle parole di Elena Cecchettin, che hanno acceso la discussione:

    "Tutti gli uomini dovrebbero fare un mea culpa."

    Mea culpa nel senso che dovrebbero chiedere scusa a tutte le donne per crimini che non hanno commesso, solo in quanto uomini? Non sono d'accordo.

    Mea culpa nel senso che dovrebbero fare un esame di coscienza per prevenire situazioni del genere in futuro ad opera di sè stessi o di altri? Sono d'accordo.

    Nel suo discorso completo palesa che il senso fosse il secondo, proprio con le stesse parole esplicite. Non scadiamo nell'errore di commentare il sentito dire riassuntato, si va per quanto involontariamente a colpire una ragazza giovanissima che ha già subito un colpo devastante. Al suo posto probabilmente avremmo delirato, mentre lei riesce a parlare con una dignità e maturità che molti si sognano pure al triplo dei suoi anni. Nonostante ciò la follia collettiva ha portato a scatenare su di lei una shitstorm per frasi decontestualizzate e non considerando minimamente la situazione in cui si trova. Tra qualche settimana noi si parlerà e si penserà a tutt'altro, lei resterà per sempre privata della sorella e deve pure sorbirsi i commenti incattiviti che si vedono sparsi nelle pagine peggiori dell'internet di oggi
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