Il Professor Layton

Il Paese dei Misteri, Lo Scrigno di Pandora, Il Futuro Perduto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. El Rafko
     
    .
    Avatar

    The Phenom

    Group
    Legend
    Posts
    62,925
    Location
    Death Valley

    Status
    Io invece sono rimasto un po' deluso da questo gioco.
    Beninteso, mi è piaciuto molto. E i giochi del professor Layton probabilmente sono i migliori o comunque fra i migliori del Nintendo DS.
    Però ho notato un cambiamento molto brusco alla base stessa del gioco, alla sua filosofia, che secondo me stona coi due capitoli precedenti. Parlo proprio dell'aspetto emotivo e personale col quale "Il futuro perduto" è stato creato, che coinvolge quindi l'intera storia.
    Magari continuo il mio post sotto spoiler, onde evitare commenti che possono rovinare la storia...

    SPOILER (click to view)
    Dunque, io credo che uno dei punti di forza di questa serie sia la sua semplicità stilistica, abbinata perfettamente alla complessità dei misteri e degli enigmi che la storia presenta, e che il giocatore dovrà risolvere.
    Cosa intendo per semplicità stilistica?
    L'approccio stesso alla storia. Io credo che ogni gioco, ma anche ogni narrazione, visto che comunque di questo si parla, debba fornire dei dati che caratterizzeranno diversi aspetti del gioco in maniera definitiva, fornendo alcuni indizi sul suo andamento e sullo stile che avrà questo andamento.
    Se ci fate caso, ogni gioco del professor Layton ha un inizio standard: Luke e il professore si trovano insieme, e discutono sul caso che stanno per affrontare, fungendo da prologo alla storia.
    I personaggi di Luke e Layton vengono così imposti al giocatore, che non ha neppure la necessità di chiedersi chi siano questi due individui, cosa facciano nella loro vita, come siano finiti ad indagare insieme su degli eventi misteriosi che sembrano umanamente impossibili. Non c'è un aspetto interiore, un particolare coinvolgimento emotivo: Luke e Layton son semplicemente Luke e Layton, ed il loro compito è quello. Pur essendo ottimamente caratterizzati, non hanno un passato a cui riferirsi, e non possiedono una propria storia. Son semplicemente due guide.
    E questo è uno stile molto semplice, che però funziona molto bene. Non a caso i primi due capitoli, "Il villaggio dei misteri" e "Lo scrigno di Pandora" hanno raggiunto un successo praticamente planetario.

    In questo terzo capitolo, invece, la storia assume un ruolo completamente diverso, perché coinvolge direttamente i protagonisti, ed in una maniera personale. Hershel Layton non è la mente brillante che si immerge nell'enigmatico mondo del mistero e delle stranezze, ma è una mente brillante che viene immersa nella propria vita, toccandone in qualche modo le tre tempistiche: passato, presente e futuro.
    Come si scopre alla fine del gioco, delle tre tempistiche è il futuro quello più incerto, più illusorio e forse più doloroso: perché il futuro in cui verrà inviato è un futuro farlocco; perché il suo futuro con l'amata Claire, citando proprio quest'ultima, che poi dà il nome stesso al titolo, è un "futuro perduto"; e perché, infine, l'uscita di scena di Luke lascia il più grosso interrogativo sul futuro.
    Son tutti aspetti estremamente intriganti, che approfondiscono le figure dei protagonisti della storia regalandone, per la prima volta, un aspetto nuovo, differente, introspettivo e personale. E questa è una cosa magnifica, perché estende le periferiche del gioco offrendo un nuovo potenziale (che dovrà essere saggiamente sfruttato coi capitoli che verranno in futuro) coinvolgendo maggiormente anche il giocatore.
    Allo stesso tempo, però, vedere un cambiamento così importante arrivati a questo punto, lascia perplessi. Non perché è una scelta sbagliata, ma perché è una scelta troppo improvvisa.
    Se già dal primo titolo ci fosse stato, anche solo in minima parte, questo aspetto emotivo, arrivando poco a poco a scoprire le carte per preparare al meglio il giocatore su questo "futuro perduto", sarebbe stata tutt'altra cosa. Di fatto, anziché un mutamento, avremmo assistito ad un'evoluzione vera e propria, che avrebbe collegato con un filo diretto "Il paese dei misteri", "Lo scrigno di Pandora" e "Il futuro perduto" in una trilogia perfettamente riuscita. Invece quest'ultimo capitolo si dislega dagli altri due, caratterizzandosi in uno stile proprio, simile ai predecessori ma con caratteristiche alquanto differenti.
    Ripeto, questo non è un male. Ma l'impressione è che manchi qualcosa, che ci sia qualche piccola trascuratezza. Inoltre, anche all'interno del gioco stesso sembra che qualche meccanismo non funzioni: mentre la seconda metà della storia si impenna intensificandosi enormemente alla fine, la prima risulta meno briosa rispetto a quanto eravamo abituati con "Il villaggio dei misteri" e soprattutto "Lo scrigno di Pandora".

    Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, solito ottimo lavoro con le musiche. Le soundtracks di questa serie sono tutte bellissime.
    I minigiochi invece non mi son piaciuti. Poco divertenti rispetto a quelli meravigliosi sul tè, o sull'arredamento delle stanze, sulla composizione della macchina fotografica eccetera... ci si poteva impegnare di più sotto questo aspetto.
    Anche gli enigmi stessi mi son sembrati un po' sottotono. Rispetto ai capitoli passati c'è una varietà (ma anche una qualità) nettamente inferiore; ben pochi si distinguono, molti invece sono un po' troppo pesanti, noiosi ed impegnativi.
    Doppiaggio italiano come al solito eccezionale, ed aggiungo una piccola curiosità: si aggiunge al cast, per la voce di Claire/Celeste, la brava Debora Magnaghi, nota in Italia per il ruolo di Ran nell'anime di Detective Conan.
    Insomma, avevamo già Oliviero Corbetta (Goro) per Layton, Cinzia Massironi (Mitsuiko) per Luke, ora pure pure Debora Magnaghi... :asd:
    Tra le altre aggiunte, gli intramontabili Marco Balzarotti e Pietro Ubaldi.


    Infine, dovendo fare una personale classifica, metterei "Lo scrigno di Pandora" al primo posto, "Il futuro perduto" al secondo e "Il villaggio dei misteri", quasi alla pari, al terzo.

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    io invece non immaginavo che la Londra del futuro fosse falsa, ma avevo capito che il cattivo fosse il Luke del futuro perché Raf me l'aveva detto all'inizio!!! "Secondo me quel Luke del futuro è sospetto!"

    Io ne ero quasi sicuro già dall'inizio. Come ero quasi sicuro che non avessero viaggiato nel tempo, che il Layton cattivo fosse in realtà Stahngun (scopertosi poi Dimitri Allen) e che quest'ultimo ricoprisse anche il ruolo del barista. Invece il fatto di Claire alla fine mi ha proprio sorpreso, arrivati a quel punto non l'avrei mai immaginato.
    Non ho capito il senso della statua comunque...
    SITO
     
    Top
    .
202 replies since 14/5/2009, 23:17   3763 views
  Share  
.
Top