LGBT: discussione generale

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    Vicecapitano

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    qua ci vuole il discorso di doflamingo di mf ... calza a pennello
     
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    CITAZIONE (Einl @ 13/10/2015, 23:05) 
    CITAZIONE (Rackham @ 13/10/2015, 22:00) 
    Parlavo di poter fare quello che si vuole con il proprio corpo, non sono stato chiaro in effetti. Ovviamente non parlavo di mettersi ad ammazzare gente a caso però :asd:

    Comunque, non c'è nessuno sfruttamento se una donna è consenziente e riceve un pagamento (o anche senza riceverlo, basta che la donna accetti di fare la cosa di sua volontà). Non vedo come si possa sfruttare un bambino, inoltre.

    Quindi uno schiavo che è conseziente non è schiavo?

    Non esistono schiavi consenzienti.
    E, in questo caso, non parliamo nemmeno di un qualche lavoratore sfruttato e sottopagato costretto alla "schiavitù" (immagino tu voglia dire una cosa del genere quando parli di schiavo consenziente) , ma di una donna che accetta di far nascere un bambino in cambio di denaro (e immagino non siano pochi) senza essere costretta da nessuno a farlo; chissà, magari ci sono anche casi di donne che lo fanno per amicizia nei confronti di altre donne che non possono avere figli.

    CITAZIONE
    Qua stiamo parlando di una persona che per nove mesi lavora ogni ora per tutti i giorni e niente può ripagare questo sforzo

    Io dico che per qualcuno gli sforzi vengono ripagati da tutti i soldi che vengono spesi per queste pratiche.
    E se lo si fa solo per ragioni "umanitarie" (ma non penso ce ne siano tante in giro :asd: ) immagino che lo sforzo venga ripagato comunque.

    CITAZIONE
    Bimbo che verrà tolto dai proprio "genitori", non per cause naturali o di incapacità, ma perché c'è qualcuno che gioca a fare "l'egoista".

    Si può dibattere sul fatto che si è genitori se un figlio lo si fa o se lo si cresce; una madre surrogata non fa e non cresce un figlio, si limita a farlo nascere.
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  3. Einl
     
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    CITAZIONE (Mugiwara Boy @ 13/10/2015, 23:37) 
    :oo:
    Ho detto chiaramente che sono contrario ma, ripeto, non si può obbligare una persona a non fare ciò che vuole fare col proprio corpo e, soprattutto, non vedo alcuna forma di schiavitù, diretta o indotta, in tutto ciò.

    Vediamola in questa maniera:

    CITAZIONE
    Individuo di condizione non libera, giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario:

    CITAZIONE
    donna che cede il proprio "utero", giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni "diritto umano" (virgolette mie) e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario, cioè colui che ricorre all'utero affitto.
     
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    Schiavo consenziente è adatto a chi accetta di fare il ruolo dello schiavo, nella relazione schiavo/padrone nella sessualità... :ooasd:
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  6. Coso (Aka Dud)
     
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    Binzonaru

    CITAZIONE (Binzonaru @ 21/8/2020, 19:49) 
    Non è una questione personale, ma di logica e di conoscenza millenaria della realtà umana che c'è sempre stata e che degli studi recenti costruiti sul niente non possono cancellare. Alla fine questi falsi studi cadranno, perchè non hanno logica nè senso. E rimarrà la logica della realtà che c'è sempre stata.

    Partendo dal presupposto che il concetto di realtà umana sia quanto meno relativo (e, con un esempio molto banale, i contemporanei di Galileo consideravano reale il fatto che fosse il Sole a girare intorno alla Terra e non viceversa) e che quindi le supposte realtà millenarie non esistano (così come logiche e conoscenze), vorrei semplicemente sottolineare che quelli che tu definisci "studi costruiti sul niente" sono, in realtà, il risultato di un'evoluzione delle discipline che si occupano dello studio della psiche, della società e dei costumi. Il fatto che stiano emergendo è il segno che (fortunatamente) la comunità scientifica stia affrontando in maniera più approfondita e rigorosa temi ed elementi che in passato o non erano stati trattati o erano stati poco approfonditi (e non dovrebbe stupire, dato che l'omosessualità è stata considerata una malattia mentale da parte dell'OMS fino al 1974).

    L'argomento "la realtà che c'è sempre stata" è quindi fallace e andrebbe rimosso da una discussione (anche perché se le cose fossero sempre state le stesse, non ci sarebbe stato sviluppo... O regressione).

    CITAZIONE (Piplup95 @ 21/8/2020, 19:30)
    L'anima esiste: è scientifico e logico, e lo prova anche il fatto che noi ne parliamo, perchè così facendo di fatto ne ammettiamo il concetto. Le persone che soffrono lo fanno perchè pensano in modo sbagliato riguardo alla loro essenza. Non esiste sesso biologico e sesso spirituale che si contrappongono: l'uomo e la donna hanno un sesso solo che è espresso in tutto il loro essere, corpo e spirito. Ma ormai nel mondo tutti sono convintissimi del contrario, tanto da metterlo anche in un fumetto come One Piece. Ma anche questa passerà: le bugie hanno le gambe corte.

    E chiudo definitivamente.

    1) L'esistenza dell'anima non è stata scientificamente provata ma, anzi, è tuttora oggetto di studio in varie discipline scientifiche con posizioni contrastanti e senza evidenti conclusioni in un senso o nell'altro.

    2) L'argomento "ne parliamo, dunque è reale" si presta a fallace notevoli. Se tutti parlassimo di C'thulhu, il nostro parlarne non si tradurrebbe nella sua effettiva esistenza.
    Al di là dell'esempio volutamente provocatorio, in assenza di concrete evidenze non credo sia corretto parlare di "prove" ma di "credenze". Qualcuno può credere nell'anima, ma il fatto che se ne parli non la rende automaticamente reale. A questo punto si potrebbe aprire un lungo dibattito che sarebbe però filosofico e non scientifico.

    3) Purtroppo (o per fortuna), il fatto che uomo e donna abbiano un unico sesso espresso in tutto il loro essere non funziona esattamente così. Ci sono persone che nascono uomini e si sentono uomini (Cis), ci sono persone che nascono uomini e si sentono donne (transessuali) e ci sono uomini che sono fluidi e la cui identità di genere oscilla tra il percepirsi come uomo e il percepirsi come donna. Ci sono enormi quantità di studi che esaminano la disforia di genere, l'identità di genere e le loro varie combinazioni. Semplicemente, prima, determinati argomenti erano poco trattati o trattati in modo diverso.

    Fortunatamente la realtà (o meglio ancora, la percezione della realtà) sono cambiati e si è potuto approfondire un intero campo della psichiatria e della psicologia di cui non sapevamo nulla e di cui tuttora sappiamo forse troppo poco.

    Non si tratta di bugie, insomma.

    Al di là degli aspetti più rigorosamente scientifici, il quesito che vorrei porti (e porre) è abbastanza basilare: in base a quale autorità possiamo affermare che ciò che una persona senta, legata al suo io più intimo e alla sua identità, sia sbagliato perché non incontra la nostra visione del mondo?

    Non è nemmeno una questione di opinioni, ma di rispetto nei confronti dell'altro. Quella persona forse sa meglio di te (o di me) quello che sta passando, quello che sente e quale sia la sua identità. Ridurre tutto ad un "Ti stai sbagliando perché la mia visione del mondo è questo" penso sia diminutivo non solo per chi dovesse essere oggetto di queste riflessioni, ma un po' per tutti.
     
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    Marinaio

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    La realtà esiste, se no non esiste neanche la scienza. E non dipende dalla percezione: semplicemente esiste. Se tu non lo credi, chiudiamo qui il discorso, perchè con un presupposto così relativo si costruisce sula sabbia. Cioè non si fa niente.

    L'esistenza dell'anima è stata provata da scienziati, filosofi (tipo Aristotele, "De Anima", e molti altri) dottori, uomini di scienza, persone logiche, letterati, poeti, dottori, eccetera. E' stata provata anche da persone dotate di logica e buon senso. Anche dalla vecchietta che attraversa la strada. Insomma dalla stragrande maggioranza dell'umanità. E dalla logica. Visto che siete quindi la minoranza, siete di conseguenza vincolati a dare delle prove inoppugnabili e incontestabili della non esistenza dell'anima. E non potrete mai farlo, perchè l'anima non è misurabile col metro e la bilancia. Però c'è. Sarebbe come dire che l'amore non esiste perchè non è misurabile nè pesabile..

    Il fatto che adesso quella che una volta era considerata malattia è oggi considerata normalità non cambia il concetto: sempre malattia rimane. E' come dire che la febbre non esiste perchè d'ora in poi abbiamo capito che chi ha la febbre è come tutti gli altri, quindi è sano. Invece ha la febbre.

    Ma non ho voglia di fare discussioni, sarebbe inutile: io non vi convincerò mai, voi non mi convincerete mai, quindi è uno spreco di tempo. Quindi è giusto chiuderla qui.
     
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    Il terribile Mammut

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    Il fatto che adesso quella che una volta era considerata malattia è oggi considerata normalità non cambia il concetto: sempre malattia rimane

    Questa affermazione non ha molto senso :oo:

    Niente prova che ci sia un disordine mentale, come ad esempio la schizofrenia, la psicosi, il disturbo di personalità ecc., ne che sia frutto di un'anomalia genetica, quindi non è una malattia in nessun senso associabile al termine :oo:

    Questo non è un parere. I pareri si appoggiano su fatti, non su "è una malattia perché fino a annoX era considerata tale", nonostante non ci sia alcun legame con la diagnosi di una malattia.

    E questo paragone che hai utilizzato:
    CITAZIONE
    . E' come dire che la febbre non esiste perchè d'ora in poi abbiamo capito che chi ha la febbre è come tutto gli altri, quindi è sano. Invece ha la febbre

    È, perdonami, ridicolo.

    La febbre è una condizione che risponde a determinati sintomi, scientificamente provati e riscontrabili, a differenza dell'altra "malattia"

    CITAZIONE
    Quindi è giusto chiuderla qui.

    Decisamente.
     
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  9. Coso (Aka Dud)
     
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    CITAZIONE (Binzonaru @ 21/8/2020, 22:09) 
    La realtà esiste, se no non esiste neanche la scienza. E non dipende dalla percezione: semplicemente esiste. Se tu non lo credi, chiudiamo qui il discorso, perchè con un presupposto così relativo si costruisce sula sabbia. Cioè non si fa niente.

    La risposta è tautologica. Qualcosa esiste perché esiste. Stai giustificando l'esistenza di qualcosa con quella stessa cosa. Ma prendendo anche per buono che una realtà esista (e non sia una narrazione creata dall'uomo per governare e rendere comprensibile natura, caos ed ignoto), a cambiare è la percezione che si è della stessa. Non esiste una realtà oggettiva, giacché le percezioni variano. Ciò che per noi è reale (internet), per una persona del 1200 sarebbe stata stregoneria.

    Se anche esistesse una realtà, non sarebbe una realtà immutabile. Sia come sia non esiste nulla che è rimasto immutabile nel corso del tempo, tanto meno cultura o conoscenza dell'essere umano.

    CITAZIONE
    L'esistenza dell'anima è stata provata da scienziati, filosofi (tipo Aristotele, "De Anima", e molti altri) dottori, uomini di scienza, persone logiche, letterati, poeti, dottori, eccetera. E' stata provata anche da persone dotate di logica e buon senso. Anche dalla vecchietta che attraversa la strada. Insomma dalla stragrande maggioranza dell'umanità. E dalla logica. Visto che siete quindi la minoranza, siete di conseguenza vincolati a dare delle prove inoppugnabili e incontestabili della non esistenza dell'anima. E non potrete mai farlo, perchè l'anima non è misurabile col metro e la bilancia. Però c'è. Sarebbe come dire che l'amore non esiste perchè non è misurabile nè pesabile..

    Dato che è stata provata, potresti postare link a degli studi che lo dimostrino con metodo scientifico?
    Perché andrebbe scisso l'aspetto filosofico da quello strettamente scientifico. Così come fare riferimento a persone dotate di logica e buon senso non è un'argomentazione atta a rafforzare la tua posizione, giacché ciò che per alcuni è "buon senso" per altri può essere "luoghi comuni" o, ancora peggio, assurdità.
    Il fatto che una cosa sia creduta da molti non significa che sia necessariamente vera. Il fatto che tutte le persone credano in qualcosa non è né elemento necessario, né tanto meno sufficiente per renderla effettivamente reale (e si torna alla Terra al centro dell'Universo con tutti gli astri che le giravano attorno, o l'idea che dopo le colonne d'Ercole vi fosse la fine del mondo o ancora che i malati di mente fossero posseduti dal demonio). Invito nuovamente a distinguere tra "prova" e "credo". La prima si basa su evidenze, la seconda su credenze.
    (E comunque l'amore esiste perché ne sono state tracciate le reazioni chimiche. Ma anche in modo più romantico e meno distaccato, ci sono indicatori che possono dimostrare l'esistenza dell'amore che possono essere gesti, atteggiamenti e comportamenti. Dunque è un altro non argomento).

    CITAZIONE
    Il fatto che adesso quella che una volta era considerata malattia è oggi considerata normalità non cambia il concetto: sempre malattia rimane. E' come dire che la febbre non esiste perchè d'ora in poi abbiamo capito che chi ha la febbre è come tutti gli altri, quindi è sano. Invece ha la febbre.

    L'esempio di febbre e disforia di genere è perfetto per provare la mia tesi, in realtà. La febbre è un meccanismo del nostro organismo per farci capire che il nostro corpo sta combattendo contro un'infezione. Allo stesso modo, la disforia di genere è un meccanismo della psiche umana per far capire che nel rapporto tra psiche e corpo c'è qualcosa che non va. Nel momento in cui si interviene contro l'infezione, la febbre tende a svanire. Allo stesso modo, nel momento in cui si ha di nuovo accordo tra psiche e biologia, la disforia di genere tende a svanire.

    CITAZIONE
    Ma non ho voglia di fare discussioni, sarebbe inutile: io non vi convincerò mai, voi non mi convincerete mai, quindi è uno spreco di tempo. Quindi è giusto chiuderla qui.

    Anche perché finora non è stata una discussione. Da un lato ci sono state argomentazioni (che possono non essere condivise), dall'altro ci sono state una serie di affermazioni tautologiche che si sono ripetute in sequenza.

    Tra l'altro, mi spiace tu abbia deciso di non rispondere alla mia domanda.
     
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    CITAZIONE (Binzonaru @ 21/8/2020, 22:09) 
    Il fatto che adesso quella che una volta era considerata malattia è oggi considerata normalità non cambia il concetto: sempre malattia rimane. E' come dire che la febbre non esiste perchè d'ora in poi abbiamo capito che chi ha la febbre è come tutti gli altri, quindi è sano. Invece ha la febbre.

    Binzonaru, definire "malate" persone con un certo orientamento sessuale è offensivo.
    Esprimi la tua opinione, se vuoi, ma fallo non offendendo la sensibilità di nessuno.
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    CITAZIONE (Binzonaru @ 21/8/2020, 22:09) 
    La realtà esiste, se no non esiste neanche la scienza. E non dipende dalla percezione: semplicemente esiste.

    [...]

    Il fatto che adesso quella che una volta era considerata malattia è oggi considerata normalità non cambia il concetto: sempre malattia rimane. E' come dire che la febbre non esiste perchè d'ora in poi abbiamo capito che chi ha la febbre è come tutti gli altri, quindi è sano. Invece ha la febbre.

    Ma non ho voglia di fare discussioni, sarebbe inutile: io non vi convincerò mai, voi non mi convincerete mai, quindi è uno spreco di tempo. Quindi è giusto chiuderla qui.

    Il problema è che la tua impostazione non solo è contraddetta dal consenso pressoché unanime della comunità scientifica, ma è anche appiattita, piuttosto semplicisticamente, sul dato meramente biologico della faccenda. Tu prendi un frammento di una questione estremamente complessa, lo banalizzi e lo elevi, non senza una certa faziosità, a elemento dirimente del discorso. Ciò tradisce una conoscenza sommaria del tema e finisce per non considerare gli infiniti elementi che concorrono alla formazione dell'identità, in questo caso sessuale, di un individuo.

    Posto che parlare di verità è quanto di più antiscientifico possa esistere, considerato che la realtà è costantemente soggetta a ri-valutazione e che il metodo scientifico presuppone la confutazione delle "verità" pregresse laddove emergano dati che suggeriscano di procedere in tal senso, la tua è una posizione più dogmatica che "logica". Che parliamo di individui biologicamente maschi o femmine lo sappiamo tutti, loro per primi. A livello psichico e identitario, però, questi individui si sentono altro. Si tratta forse di un dato di realtà meno tangibile solo perché non è suffragato dalla presenza di gonadi corrispondenti alla percezione che questi individui hanno di sé? La comunità scientifica ci dice di no. E, onestamente, mi fa sorridere che uno che non ha mai approfondito il tema e che si occupa chiaramente di tutt'altro nella vita, si senta non solo in diritto di giudicare la parte più intima di altri esseri umani, arrivando a contestarne l'identità e a definirli "malati", ma che, addirittura, si spinga a mettere in dubbio gli approdi a cui sono giunti i massimi esperti mondiali in materia, semplicemente perché "a lui non sembra così". Il fatto che l'uomo comune abbia la presunzione di elevare il proprio umilissimo parere a "realtà", "logica" o dato scientifico, salvo poi constatare che di scientifico nulla ha, è uno dei grandi mali della storia del genere umano e, tragicamente, del nostro tempo nello specifico.
     
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    CITAZIONE (Lord of Dreams @ 22/8/2020, 12:37) 
    Il fatto che l'uomo comune abbia la presunzione di elevare il proprio umilissimo parere a "realtà", "logica" o dato scientifico, salvo poi constatare che di scientifico nulla ha, è uno dei grandi mali della storia del genere umano e, tragicamente, del nostro tempo nello specifico.

    Cruda verità, purtroppo è una tendenza esponenziale e degenerativa che sta capitando un po’ ovunque a qualunque popolazione che abbia accesso a internet.

    Temo sia un processo irreversibile.
     
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    CITAZIONE (-Guy Incognito - @ 21/10/2020, 16:50) 

    È sicuramente positivo che la Chiesa cattolica passi da una posizione di violenta omofobia a una di misurata tolleranza. Tuttavia, a me pare che questa apertura sia piuttosto tardiva e che arrivi, oltreché da un pontefice che a me sembra quasi sempre parecchio parac*lo, in una situazione in cui il grosso del mondo occidentale sostanzialmente se ne frega di quel che dice il Papa e ha già reso legge dello Stato le unioni civili omosessuali, quando non addirittura il matrimonio tra coppie dello stesso sesso. Insomma, a me pare l'ennesimo caso in cui l'istituzione occidentale forse più oscurantista della storia cerca di mettersi in pari con la modernità, probabilmente più per una questione di immagine che di convinzioni. Il che è comunque positivo, intendiamoci, ma prendiamolo per quello che è. Questa è gente che non si fa scrupoli ad andare in Africa, in nazioni dilaniate dall'AIDS, e dire che usare il preservativo è sbagliato.
     
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