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Mi addentro in questa spinosa questione, conscio di uscirne con le ossa rotte hahahhaha.
Premessa, qualsiasi elogio che farò al personaggio di sanji è rapportato al livello di one piece, se dico che quella di sanji è una bella caratterizzazione, la sto rapportando al livello medio dell’opera e non a berserk ad esempio, per citarne un’altra tra le tante.
Io ho l’impressione che la differenza di vedute sulla gestione di sanji sia dovuta a cosa interessa ad ognuno del
personaggio: c’è chi ha sempre apprezzato il lato badass, figo del personaggio, il mr prince , che è giustificatamente deluso in quanto quel lato del personaggio, nel Post time skip, è totalmente svanito.
C’è chi invece oltre a quel lato ha sempre apprezzato altro del
personaggio. (Non è che si deve preferire per forza o l’una o l’altra cosa eh, normale che un personaggio piaccia per la sua interezza)
Ebbene, io penso che la gestione di Sanji a WCI sia stata meravigliosa dal
Punto di vista umano, Sanji viene messo a nudo, presentato in tutte le sue fragilità. È incapace di agire: lui che aveva sempre un piano per ogni situazione.
Ma questa sua fragilità è incredibilmente vera, è qualcosa in cui si può immedesimare, sanji diventa un personaggio *umano* ,la sua condizione qualcosa con cui empatizzare.
Si trova in una situazione più grande di lui,(non vi siete mai trovati in sua situazione simile? Non avete forse reagito allo stesso modo?).
Da questa situazione lui non sa come uscirne e per questo decide di dichiarare resa, cercando quantomeno di salvare i propri compagni e facendosi forza nella figura femminile a cui tanto tiene. Nel momento in cui anche quella certezza, unica di un personaggio oramai a pezzi viene meno, Sanji cade nello sconforto, e da qui la scena meravigliosa (secondo me )della sigaretta bagnata.
Quando torna dai compagni, ascoltando il cuore e non la testa, Sanji si ritrova nuovamente paralizzato dinanzi al suo capitano, e dopo quel pugno, scoppia in
Pianto genuino, sembra quello di un bambino, un pianto di una persona che in quel momento è debole, che non sa cosa fare, e che alla fine, decide di scaricare il peso di una situazione che non riesce più a sostenere, per salvare gli altri e non se stesso.
Qui potremmo aprire il capitolo famiglia e flashback, che seppur brutto ragazzi, e qui son d’accordo con la critica, ha il merito di rendere tanto paradossale la scelta finale di sanji, quella di salvare la propria famiglia: il flashback e’ un accozzaglia monotona di angherie subite dal personaggio, di sofferenza, che annoiano si, ma che in ogni lettore hanno suscitato voglia di riscatto per il
Personaggio, piacesse o meno.
Sanji alla fine sceglie di riscattarsi nella maniera meno plateale possibile, i più avrebbero preferito che mostrasse quanto fosse più forte di loro ed invece no, sanji converte il Pensiero della sua famiglia non attraverso le botte tanto agognate, ma attraverso la gentilezza e la cucina, e la tuta ottenuta( che a me non piace) testimonia come di fatto, alla fine,si sia davvero riscattato ai loro occhi. Quanto più si sono odiati i vinsmoke, tanto più appare strana ed insolita questa scelta, da qui l’unicità del personaggio e la riuscita della story Line dei vinsmoke.
Tutti nel finale avremo forse voluto che sanji sconfiggesse qualcuno, che quella torta stendesse big mom, che fosse riuscito a fuggire con un piano geniale e senza l’aiuto dei fratelli, anche io.
Ma ecco, dinanzi a quella gestione nel primo arco di saga, che so di aver in un certo senso “ romanzato “, io sono pienamente soddisfatto, e per me sanji ne esce da personaggio nuovo e completo.
Scusate il wall of text, pace.
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