| Così è finita la saga di WHOLE CAKE ISLAND, l'Isola Tutta Torta. Cosa si può dire di questa saga? Intanto, è una saga a dir poco eccezionale per varietà di situazioni, personaggi, colpi di scena, ambientazioni: magari ne facessero così anche in altri fumetti, che invece sono più soporiferi di un documentario sulle ostriche. Su tutta questa saga emergono tre personaggi principali, attorno ai quali tutto gira: Big Mom e Rufy, i rivali, e Sanji, l'oggetto di contesa.
Se si parla tanto di questa saga come Rufycentrica (e per forza, Rufy è il protagonista!), è anche BigMommocentrica. Infatti, è Big Mom che avanza sempre: è lei che attacca il castello di Bege, insegue i Mugi, ammazza (forse) King Balm e Opera, fa stragi a Totland, insomma dà poco spazio ai suoi cari figlioletti, che intervengono come possono. Si cita spesso Smoothie come "inutile": ma non è che gli altri abbiano fatto molto di più, a parte Katakuri e Cracker, che sono gli unici che hanno avuto uno scontro diretto. Certo, Oven ha fatto molta azione, ma non ha avuto nemmeno lui uno scontro vero: sono rimasti tutti, chi più, chi meno, sullo sfondo. E questo è già abbastanza spiazzante: di norma, l'Imperatore è l'ultimo nemico da affrontare in un'avventura. Invece la Big Mom è STRABORDANTE: affronta di persona persino Brook, fa quasi ammazzare i Mugi mentre dorme, mette KO Judge Vinsmoke, nel suo flashback ammazza Barbacascata da bambina e si pappa Mother Carmel e amici: insomma è la vera protagonista negativa della storia. Quindi, per prima cosa, questa saga è servita a conoscere meglio un imperatore e il suo livello di potenza, decisamente elevato. 
I Vinsmoke sono stati i più criticati della saga, e lo capisco: tutti ci aspettavamo una banda di assassini prezzolati e potenti tipo CP9 e Oda - che è davvero un grande sceneggiatore - ci ha spiazzati tutti con dei simil-Power Rangers simpatici quanto una pedata nel sedere e ridicoli nella loro realizzazione, ad eccezione di Reiju, che, però, a sua volta, è troppo piagnucolosa. Credo che questo sia stato un risultato voluto da Oda: lui voleva fare proprio dei personaggi antipatici, non dei villain carismatici come il CP9. Esperto com'è nel disegno, non poteva non sapere che dare a un personaggio dei capelli e baffi con tante punte, degli occhiali neri stretti, significa rendere il personaggio antipatico già a prima vista. Inoltre, i Vinsmoke non hanno nemmeno una loro profondità psicologica: Reiju non ha abbastanza carattere da ribellarsi ai fratelli, Judge è un perfetto imbecille con un'ottusità praticamente sconfinata, i fratelli sono dei teppistelli di periferia con l'intelligenza di un tostapane e una prepotenza senza pari: con la loro immensa forza capace di stendere 10.000 uomini, massacrano di botte una povera cameriera per un capriccio. Inoltre, nella saga non hanno fatto nessun percorso di maturazione: praticamente sono gli stessi dall'inizio alla fine. Ma il fatto che, comunque, alla fine abbiano aiutato Sanji e gli abbiano dato il suo "trasformatore" significa che qualcosa tra loro sta cambiando. Sono personaggi che Oda - secondo me - vuole sviluppare ulteriormente in un secondo tempo: le premesse ci sono tutte. Si vedrà. Intanto, la saga ci ha presentato anche questa banda di dementi, che dopotutto, mi sembrano in perfetta linea con l'impostazione assurda, quasi "jacovittesca", di One Piece. 
Sanji: OK, questa NON E' la saga di Sanji che ci aspettavamo, l'abbiamo capito tutti. Non c'è Sanji che stende tutti a colpi di diable jambe, salva la ciurma e alla fine fa una bella spaghettata di vermicelli alla carbonara per tutti. C'è invece un Sanji piagnucoloso e fallito, che pesta a sangue un immobile Rufy davanti a Nami perchè è l'unica maniera di aiutarlo (????????), non sa cosa fare, sposa Pudding non perchè la ama ma perchè è rassegnato all'ineluttabile, si fa pestare come un punching ball da quei simpaticoni dei fratelli senza fare una piega, si fa sconfiggere come un tordo dal padre: insomma, prima che Rufy si decida ad aiutarlo, fa un disastro dopo l'altro. Solo dopo la sua confessione con Rufy iniziamo a rivedere il classico Sanji che evita la pallottola di Katakuri, prende a pedate Oven, prepara la torta, fa il cavaliere con Pudding. Evidentemente, Sanji senza Rufy non è più lui. Ora, perchè questa discesa agli inferi per Sanji? Anche qui Oda ci ha spiazzati: niente atti eroici, solo una sfilza di fallimenti per il povero cuoco, in preda dei suoi fantasmi e traumi del passato. Finora Sanji era sempre stato un pò una macchietta: sbavare per le donne, preparare da mangiare, dare delle buone pedate erano i suoi tratti più distintivi. Oltre ad una buona intelligenza, in cui trovava la soluzione utile per i Mugiwara. Ma non ha mai mostrato dei limiti psicologici particolari: se Sanji avesse fatto come pensavamo (stendere tutti a pedate, salvare la ciurma, fare una bella spaghettata di carbonara) sarebbe stato fin troppo prevedibile. Invece, un Sanji ridotto in questo modo è un personaggio che può iniziare a svilupparsi veramente a livello psicologico, invece di avere come unico sviluppo il "trovare l'All Blue". OK, e quando lo trovi che fai? 'Na spaghettata di sogliole e rosmarino? Insomma, non sembra un obiettivo abbastanza totalizzante. Invece, UN GERMA DA RADDRIZZARE E METTERE A POSTO sembra un obettivo assai più impegnativo, che completa quello di trovare l'All Blue. 
Inoltre, Pudding. Un personaggio pieno di problemi: non solo col classico passato da perseguitata, ma anche dalla doppia personalità. Alla fine si innamora di Sanji e nello stesso tempo lo lascia libero perchè non si considera degna di lei (altro doppiosenso). E' una cuoca come Sanji, e credo che sia l'unica tra i vari figli di Big Mom che cucinano: al massimo mangiano le loro specialità o i vari piatti, tipo Katakuri (ma ce lo vedete lui ai fornelli a fare il mochi?  ), ma Pudding mi sembra l'unica che sappia cucinare, e già questo è un punto in comune con Sanji. C'è anche Chiffon, ma, visto che alla fine ha tradito ed è scappata, non credo che conti. In questa storia in cui Sanji viene fatto a pezzi, curiosamente incontra una donna "a pezzi" come Pudding, che Sanji accetta di sposare, forse per rassegnazione soltanto. Ma è comunque un unicum nella storia del cuoco. Ora, perchè Oda ha fatto incontrare a Sanji una ragazza simile? Tenete da conto che lei, avendo i tre occhi, può, un domani, leggere i poneglifi; inoltre è capace di alterare la memoria delle persone. Mi sembra difficile che Oda lasci stare un personaggio che ha delle possibilità di sviluppo ancora da realizzarsi. Non mi è chiaro se Pudding possa essere o no "la ragazza di Sanji", ma resta il fatto che loro due sono stati sul punto di sposarsi e sono entrambi cuochi. E hanno fatto insieme una torta nuziale. Ho come la sensazione che Oda abbia intenzione di utilizzare ancora Pudding in futuro, quindi questa saga ci è servita anche a conoscere questo personaggio problematico (forse il più tormentato di tutti in One Piece: non è un caso, forse, se Sanji ha incontrato Pudding nel momento più tormentato della sua vita). 
 
La TORTA. Forse è il quarto personaggio più importante della saga. Se tutto gira attorno a Big Mom, Rufy e Sanji, dalla seconda parte della saga tutto gira attorno all'onnipresente torta nuziale. Ma questa torta è il successo o il fallimento di Sanji? Bisogna ricordare che Sanji aveva detto che farà una torta così buona da far svenire Big Mom; inoltre, che sarà la torta con la quale vendicherà i suoi amici; e che non deve essere avvelenata perchè è in gioco il suo orgoglio di cuoco. Orbene, in nessuna di queste dichiarazioni Sanji dice che questa torta sconfiggerà definitivamente Big Mom. Al massimo parla di vendetta, ma non di vittoria. Il suo obiettivo è semplicemente darle una torta così buona da farla svenire. e così è stato: cosa dovrebbe volere di più un cuoco? Inoltre, se Big Mom fosse stata sconfitta da una torta, sarebbe caduta nel ridicolo, e con lei tutti gli altri imperatori. Con questo ragionamento, si dava a Kaido un bell'arrosto che gli piace tanto da svenire, a Barbanera una bella crostatona che ne va pazzo, a Shanks una bella birra gelata fenomenale e tutti KO. Sto esagerando, lo so: ma la potenza di un imperatore non poteva essere annientata da una torta, nemmeno se si trattava della golosissima Big Mom. Da personaggio curioso, ma terribile, sarebbe diventata una vecchiona ridicola.
Rufy: Forse, l'incoscienza fatta persona. Se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, si vede che si ammazza di lavoro per i temerari. Rufy si fa sconfiggere, insieme ai suoi, sulla torre di Big Mom insieme ai suoi e viene salvato dal Tamatebako; Rufy viene messo in cella e se non arrivava Jinbe avremmo avuto un Rufy senza mani; si fa battere dall'Armata furiosa; si fa catturare da Perospero e si salva con il sacrificio di Pedro; senza l'aiuto di Nami non avrebbe battuto Cracker; senza l'intervento dei Pirati del Sole e del Germa sarebbe stato ridotto in frittelle. In questa storia, Oda fa capire che Rufy non è Ken il guerriero, che va da solo tra i Berretti Rossi e li ammazza tutti e centoventimila uno ad uno con la sua tecnica "seigiàmorto": agisce con coraggio e se la cava non solo grazie alla sua forza, ma anche grazie all'aiuto degli altri e delle circostanze. Se non fosse stato per il Tamatebako, sarebbe accaduto qualcos'altro. Rufy è "rufycentrico" e nello stesso tempo agisce in gruppo e insieme alle circostanze. In questo modo, è difficile prevedere cosa accadrà ad ogni suo intervento. Faccio i miei complimenti a Oda per questa scelta di racconto, perchè è DIFFICILE fare storie in questo modo. Infatti sono più impegnative. Sarebbe stato più facile fare storie stile "Hokuto no Ken" dove ammazza tutti senza fare una piega perchè "la mia tecnica è ad un livello mille volte più alto del vostro, ciapa!" Lo scontro tra Rufy e Katakuri è il momento clou della storia, insieme all'assaggio della torta: una battaglia continua, ma non disperata, tra due che si rispettano a vicenda, a differenza dello sprezzante Rob Lucci. Se contro Cracker Rufy ha avuto l'aiuto di Nami, qui è davvero da solo, anzi tra gente infida come Flambèè. Avrebbe potuto evitare lo scontro, ma invece ha voluto misurarsi con Katakuri, consapevole del fatto di doversi potenziare per battere Big Mom. Insomma, in questa saga abbiamo Rufy che passa ad un livello ancora superiore, incoronato dal suo MILIARDO E MEZZO di taglia. 
Nami: Mai come in questa storia Nami è tutt'uno con Rufy. Non solo come alleata: infatti, il suo aiuto contro Cracker è stato prezioso, per non parlare del pazzesco fulmine che ha mandato contro Big Mom. Non solo come consigliera: infatti, quando sono nel castello di Bege, Nami fa capire a Rufy che sono qui solo per prendere Sanji e scappare, NON per affrontare Big Mom, e la ciurma approva, appoggiandosi stavolta - caso raro - sulla navigatrice e NON sul capitano: Rufy stesso, alla fine, riconosce che Nami ha ragione. Non solo come potenza: aver acquistato Zeus le ha dato un power up incredibile, tanto che da adesso non sarà più la stessa Nami con le capacità di prima, esattamente come Rufy con la sua pazzesca nuova taglia. MA, SOPRATTUTTO, IN QUESTA STORIA, NAMI E' TUTT'UNO CON RUFY NELLA MIMICA!!!
  
Carrot: La coniglietta, con la morte di Pedro, la sua trasformazione in Sulong (mostrata anche in copertina), le sue capacità combattive dimostrate contro il coniglio (curioso come dettaglio) Rudolph, contro Brulèè e tutta la sua banda, mostra di avere tutte le carte in regola per diventare una nuova Mugi, anche se finora questo non lo si è ancora accennato nella storia. Ma la sua interazione coi personaggi sta diventando via via sempre più profonda: consola Sanji per la morte di Pedro e si fa consolare da lui, ha una sua posizione nella nave come osservatrice sulla coffa (salta facilmente dalla coffa alla nave e viceversa meglio di un grillo, in pratica sembra fatta per quella posizione), obbedisce rapidamente agli ordini di Rufy, Nami o Chopper (che la chiama addirittura la sua sorellina). La cosa curiosa è che la coniglietta ha molte somiglianze con Rufy. E' golosa come lui, incosciente e combattiva come lui; è anche un pò sempliciotta come lui. Inoltre, ha un atteggiamento protettivo verso Nami, proprio come Rufy (la salva dall'attacco di Rudolph). In questa saga, quindi, abbiamo avuto anche la presentazione di un assai probabile nuovo mugiwara. E' anche una brava disegnatrice di shojo manga: non so se è un requisito necessario per fare il pirata, ma può essere utile...
Jinbe: potente come ci si poteva aspettare da uno della Flotta dei Sette, para la spada Cognac di Big Mom, facendo sobbalzare Perospero che non crede ai suoi occhi; intelligente consigliere (da lui era partita la proposta di alleanza con Bege), Jinbe è anche un abilissimo timoniere. Quindi è strano che Oda abbia lasciato indietro, anche se momentaneamente, un simile colosso che avrebbe dato molta forza al gruppo. Ma questo è il punto: Jinbe è troppo ingombrante, non tanto per la sua stazza (anche quello, se vogliamo), quanto per il suo carisma, che è troppo marcato. E' sì uno dei Mugi, riconosciuto anche da Rufy: ma sembra più adatto ad una collaborazione esterna con Rufy, con un legame di obbedienza, più che di una interazione col gruppo della ciurma, come fa Carrot. Lo dimostra anche il fatto della scena finale: non può abbandonare i suoi uomini. Di conseguenza, Jinbe e i suoi uomini della ciurma dei Pirati del Sole sono un tutt'uno. Compariranno in futuro, ma sempre come stretti alleati di Rufy. Almeno questa è la mia convinzione. Di conseguenza, questa saga presenta anche il posto futuro di Jinbe nella ciurma: come collaboratore stretto, ma esterno, non come membro interagente. 
Brook: Questa saga è stato il suo momento magico, che supera di molto quelli di Thriller Bark, in cui il nostro "Yohohoho" veniva presentato. Brook qui è stato di gran lunga il più eccezionale dei Mugi: affronta Big Mom due volte e le spacca la foto di Mother Carmel, usa il suo "Soul King", prende le copie dei poneglifi: tutto ciò che i lettori volevano che Sanji facesse...lo ha fatto Brook! Infatti, se Sanj aveva bisogno di un pò di "crisi interiore", Brook, spesso in ombra, aveva bisogno di uno "sviluppo ulteriore", fino a farlo diventare un membro a pieno diritto dei Mugi. E con questa saga direi che nessuno potrà più permettersi di dire che Brook è "un pò superfluo". Ottimo lavoro, Oda! 
Tutti gli altri personaggi hanno avuto la loro parte, persino Chopper: non ha fatto molto, ma quello che ha fatto era stato essenziale. La sua idea di ingannare Brulèè e usare il mondo degli specchi è stata la chiave di volta che, insieme all'intervento di Jinbe, ha permesso di rovesciare la situazione dei Mugi, che, fino a quel momento, era diventata disperata. Questo non bisogna dimenticarlo. Inoltre, Chopper, per sua natura, è un medico, quindi agisce spesso in retrovia: ma i suoi interventi qui, anche se pochi, sono stati veramente risolutori in questa saga.
Nella saga di Whole Cake Island ci sono state diverse scene intense, tipo lo scontro, ancor oggi incomprensibile, tra Sanji e Rufy. Ci sono stati anche molti colpi di scena efficaci, tipo la rivelazione della malvagità di Pudding coi suoi tre occhi (che un perfetto idiota mi aveva spoilerato in un post). La saga lascia insoddisfatti a causa della situazione ancora aperta tra Rufy e Big Mom. Ma questa, a ben vedere, non era stata la storia di Rufy contro Big Mom, ma la storia di una toccata e fuga, in cui l'obiettivo era prendere Sanji (e i poneglifi) e scappare. Di conseguenza, più che al saga di uno scontro,è stata una saga di presentazione, in cui sono stati presentati, o approfonditi, molti personaggi di One Piece. |
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