L'anticonformismo è una forma di conformismo?

Lo stereotipo dell'"alternativo"

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    Bone to be wild

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    Il titolo sembra un paradosso, ma può essere così?

    Mi spiego: al giorno d'oggi si sente spesso parlare di gente che vuole fare l'"alternativa", di gente che si dissocia dalle masse, che fa di testa sua, che ha un suo modo di vedere il mondo, magari un mondo di nicchia, un mondo non mainstream.. Di per se questo fatto non sarebbe un male, anzi, è proprio così che dovrebbe essere visto il nostro mondo, un mondo che ormai sta andando in malora.

    Tuttavia, sempre più spesso, queste parole escono dalla bocca di gente che non sa quello che dice. Magari lo dice per moda, magari per farsi il figo con gli amici dicendo qualcosa di filosofico. Di certo non lo dice perché lo pensa davvero.

    Ma allora, se anche l'essere alternativi sta diventando una moda, si può dire che essere anticonformisti corrisponda ad una forma di conformismo che predica l'anticonformismo?
     
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    Re dei pirati

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    è esattamente così :sisi:
    come hai detto tu.

    ecco perchè sono anti anti-conformista ...e ciò diverrà una moda solo con la mia morte o con generazioni molto più avanti della mia.
     
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    Shichibukai
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    Mah... Bella domanda, io non facccio "l'alternativo" per seguire una moda, che è nata quando scusate? Io vedo il mondo per quello che è realmente, in malora e corrotto. E ripeto, non seguo questa od altre mode qualunque esse siano. Come ad esempio non credere in Dio ecc. È solo una nostra scelta, è una conquista: di libertà, di autonomia. E' la capacità di scegliere di non confonderci nella "massa", diciamo così. Però ogni volta che qualcuno inzia a ragionare con la propria testa e capisce come funziona relamente questo mondo, la persona in questione viene etichettata come "alternativa" per dare fiato alla bocca. Spero che abbiate capito ciò che ho scritto :sisi:

    P.S. Ripeto, è una scelta essere anticonformista. E questi stupidi stereotipi, e non mi riferisco solo a questo sull'alternativo, devono sparire :sisi:
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  4. Coso (Aka Sad)
     
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    La questione è delicata e di non facile approccio.

    L'anticonformismo, al giorno d'oggi, è nella stragrande maggioranza dei casi una moda. Di persone con idee "rivoluzionarie" o "diverse" (e sensate) ce ne sono sempre meno, mentre persone che si dichiarano anticonformiste perché "fa figo" ce ne sono sempre di più.

    Il pensare "fuori dagli schemi", non ha fatto altro che creare altri schemi a cui, col tempo, piano piano ci si è uniformati. Da un "vecchio" conformismo, si è passati ad uno "nuovo" (l'anticonformismo diffusosi). C'è stato, quindi, un passaggio di testimone da un modello di ragionamento/pensiero/azione ad un altro. E penso che sia normale.

    L'anticonformismo, alla fine, non è altro che un'istanza del cambiamento generazionale (basti pensare alla cultura Hippie) che porterà ad una nuova visione e dunque ad un nuovo sistema di valori. Una volta finita ed assorbita la propria carica "rivoluzionaria/anticonformista", il nuovo modello dà il là a qualcosa che si unisce e/o modifica a quanto era esistente in precedenza. Per fare un esempio pratico i V-Day di Grillo erano anticonformisti, ma poi con la creazione del M5S si è passati ad una conformazione col sistema già esistente e ad una modificazione dello stesso.

    È anche vero, però, che questa carica "positiva" di cambiamento sia andata scemando col tempo. Abbiamo assistito, negli ultimi venti/trent'anni ad un tramonto dei grandi ideali (e quindi delle grandi cariche anticonformiste) andare di pari passo con un benessere (economico e non solo) che ci ha "stordito", svuotando di qualunque significato i vari modelli non conformisti, che sono diventati null'altro di mode passeggere di cui si parla per qualche tempo e poi scompaiono.

    In definitiva, per rispondere alla tua domanda tenuto conto di quanto detto sopra, è normale che ci sia una conformazione di un "alternativo" quando questo viene inglobato (parzialmente o totalmente) nella società. Meno normale è il fatto che la continua ricerca di alternative si sia svuotata di qualsivoglia significato.
     
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    Bone to be wild

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    si ma io, più esattamente mi riferivo a gente che assume questo "stile di vita" solo perchè la reputa una cosa da "fighi" e senza crederci davvero.

    CITAZIONE
    È solo una nostra scelta, è una conquista: di libertà, di autonomia.

    ed è proprio questo il punto che mi fa pensare... se, come hai detto tu, essere anticonformisti è una conquista di libertà e di autonomia, che vantaggio ne trae uno che lo fa solo per seguire questa "moda", questo stile di vita che, secondo lui, è da figo? non ha nessun carattere di libertà o di autonomia, ma assume i contorni di una semplice moda, per l'appunto, come può essere una qualsiasi altra moda...

    certa gente si finge diversa dalle masse per poter dire "ehi, io sono diverso, la penso diversamente e quindi mi reputo migliore di te", ma allora, tutti quelli che la pensano così non sono tutti conformi ad un ideale che predica il finto anticonformismo?



    @Sad: la penso esattamente come te, con l'unica differenza che per me, l'anticonformismo, nasce cresce e dovrebbe morire come un movimento di opposizione, un movimento che ha ideali diversi rispetto a quelli che dominano nella società.

    in questo senso, ogni tot di ani dovrebbe esserci un ricambio di questi ideali anticonformistici, ma senza che essi, in mano alle persone sbagliate, si trasformino in un movimento di moda. in questo modo perde ogni sua caratterizzazione "rivoluzionaria", "di rifiuto"... e, ripeto, è normale che questo accada (come tu stesso hai citato il movimento hippie) ma è meno normale che abbia un ciclo vitale così breve e così esposto agli abusi di gente che fa proprie queste idee solo per mero desidero di fama, notorietà, di "figaggine"
     
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  6. Coso (Aka Sad)
     
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    Ma io, onestamente, non sono nemmeno troppo convinto che sia giusto dire "Anticonformismo = libertà/autonomia", se devo essere sincero.

    Si tratta, semplicemente, di abbandonare determinati valori, per legarsi ad altri. E la scelta del verbo "legarsi" è voluta, perché scegliendo degli ideali/una determinata cultura, ci si "assoggetta" alla stessa.

    Comunque, c'è da tenere conto che quelli che dicano "ehi, io sono diverso, la penso diversamente e quindi mi reputo migliore di te", non si pongono nemmeno il problema del fatto che stiano abbracciando quell'ideale per una motivazione del tutto estranea allo stesso, ma si limitano ad aderire a quello che va per la maggiore in quel periodo. E, siccome, la maggior parte delle persone fa così, nessuno ad obiettare le motivazioni che stanno alla base di quella scelta.

    P.S.: Non confondiamo la moda con l'ideale.
     
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    Diamine Skull, devi sempre complicare le cose. Ed avevo anche trovato il finale più adeguato per il mio post... :asd:

    Secondo me bisogna essere in grado di distinguere chi crede realmente in ciò che pensa, e chi lo fa col solo scopo di volere appartenere a qualcosa solo perchè è la moda del momento, insomma, un cacchio di poser. :sisi:
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  8. God Raiden
     
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    Sulla società moderna ci sarebbe davvero tanto da dire e da essere contrari, ma prima di tutto bisogna sapere di che cosa si sta parlando.

    In generale sono d'accordo con Skull, io ne ho sentita tanta di gente contraria a questo e a quell'altro, ma che in fondo non aveva la minima consapevolezza di cosa stesse dicendo. Lo faceva solo per apparire "libero di pensiero" e per essere "diverso" o "superiore" rispetto alla massa.

    Di solito io riesco a distinguere subito chi segue un ideale da chi segue la moda dopo poche domande.



     
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  9. Coso (Aka Sad)
     
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    Visto che si parla anche di ideali, io la butto lì...

    Ma siete proprio sicuri che la gente segua gli ideali, anziché i propri interessi?
     
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    Bone to be wild

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    E, siccome, la maggior parte delle persone fa così, nessuno ad obiettare le motivazioni che stanno alla base di quella scelta.

    appunto, il succo del discorso sta proprio in questa tua frase..

    abbiamo appurato che, sia per te che per me, l'anticonformismo in un modo o in un altro, corrisponda al "legarsi" a determinati valori o ideali rispetto ad altri. quindi per deduzione logica si deve per forza trattare di valori che non rispecchiano la stragrande maggioranza delle persone, ma una (più o meno) ristretta cerchia di persone che adotta questo modo di pensare.

    ma allora, se si dovrebbe trattare di un fenomeno poco diffuso, il fatto che sempre più gente tende a pensarla così non fa, dell'anticonformismo, per definizione, una forma vera e propria di conformismo?

    magari, per esser più precisi si potrebbe parlare di persone "conformi all'anticonforme" ma in questo caso ci troveremmo ad una terza categoria di persone, che trascende le une e le altre
     
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    Faccio un esempio che mi sembra piuttosto chiaro: il calcio.
    Il calcio è una delle massime espressioni del conformismo: tutti che la domenica guardano la partita, vanno allo stadio, restano a casa pur di vedere la Nazionale ecc.
    E sicuramente la maggior parte delle persone che ruotano intorno al calcio non sono da prendere come esempio: calciatori strapagati, dirigenti corrotti, tifosi violenti, un mare di soldi "buttati". Insomma, il mondo del calcio fa schifo, diciamocelo chiaramente.
    Però io mi diverto guardando un partita, mi diverto andando allo stadio, mi piace parlare di calcio, è il mio sport preferito e continuo a seguirlo.
    Non mi interessa niente di quello che fanno/pensano gli altri, se seguo il calcio è solo per quello che penso io.

    E questo discorso vale per tutto.
    Se non ascolto Lady Gaga non è certo per fare il diverso, ma solo perchè non mi piace, punto.
    Se leggo One Piece non è certo perchè è il manga più famoso, ma perchè mi piace.
    Se ho un iPhone è perchè sono appassionato di tecnologia e ritengo la Apple la migliore in quel campo, non perchè avere qualcosa con una mela morsicata ormai va di moda.
    Non riesco a concepire una vita in cui le mie scelte siano condizionate dall'essere a favore o contro la "moda" del momento.

    Quindi dico sì all'anticonformismo inteso come "non seguo la massa, ma ragiono con la mia testa" e dico no a quello "la mia scelta è l'opposto di quella della massa".
    Tornando all'argomento del topic, purtroppo il secondo tipo è quello che mi pare prevalga largamente. Ormai fare l'anticonformista va di moda.
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  12. God Raiden
     
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    Gil ha fatto il top degli esempi :asd:

    CITAZIONE (Coso (Aka Sad) @ 12/7/2012, 14:42) 
    Visto che si parla anche di ideali, io la butto lì...

    Ma siete proprio sicuri che la gente segua gli ideali, anziché i propri interessi?

    Behh, io per esempio, essendo un lavoratore privato, non posso certo seguire gli ideali Socialisti e Comunisti :sisi:

    Edited by God Raiden - 12/7/2012, 14:49
     
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    Bone to be wild

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    Ma siete proprio sicuri che la gente segua gli ideali, anziché i propri interessi?

    Un mondo in cui ideali e interessi combaciano, purtroppo, è pura utopia.

    Una persona vorrebbe seguire i propri ideali, questo è ovvio, ma, per un motivo o per un altro è costretto a modificarli o metterli da parte per poter seguire i propri interessi.

    faccio un esempio al limite.
    un giovane neolaureato i cui ideali sono quelli di una vita dedita al mondo della materia in cui si è laureato e i cui interessi sono quelli di sopravvivere a questo mondo o per lo meno vivere una vita non di lusso ma almeno decente.
    Se questo ragazzo si è lauereato in qualcosa che non ha sbocchi lavoratiti deve mettere da parte quella materia (l'ideale) per poter trovare i soldi per vivere (l'interesse) magari andando a finire in un call center o cose del genere.

    la questione comunque sia è delicata e parzialmente off topic, meglio restare sui binari.
     
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    CITAZIONE (gilgaladviola91 @ 12/7/2012, 14:43) 
    Quindi dico sì all'anticonformismo inteso come "non seguo la massa, ma ragiono con la mia testa" e dico no a quello "la mia scelta è l'opposto di quella della massa".
    Tornando all'argomento del topic, purtroppo il secondo tipo è quello che mi pare prevalga largamente. Ormai fare l'anticonformista va di moda.

    Quoto. Tengo a precisare che io non seguo la massa, ma ragiono con la mia testa :sisi:
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  15. Coso (Aka Sad)
     
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    CITAZIONE (God Raiden @ 12/7/2012, 14:48)
    Behh, io per esempio, essendo un lavoratore privato, non posso certo seguire gli ideali Socialisti e Comunisti :sisi:

    Ideali comunisti che sono anacronistici. Comunque anche dire "lavoratore privato = non socialista" in realtà, è un errore. Il socialismo ha un occhio di riguardo per la società di cui tu, lavoratore privato, sei una componente. Ma questo è un OT di cui chiedo scusa.

    CITAZIONE (~ S k u l l @ 12/7/2012, 14:49)
    Un mondo in cui ideali e interessi combaciano, purtroppo, è pura utopia.

    Una persona vorrebbe seguire i propri ideali, questo è ovvio, ma, per un motivo o per un altro è costretto a modificarli o metterli da parte per poter seguire i propri interessi.

    faccio un esempio al limite.
    un giovane neolaureato i cui ideali sono quelli di una vita dedita al mondo della materia in cui si è laureato e i cui interessi sono quelli di sopravvivere a questo mondo o per lo meno vivere una vita non di lusso ma almeno decente.
    Se questo ragazzo si è lauereato in qualcosa che non ha sbocchi lavoratiti deve mettere da parte quella materia (l'ideale) per poter trovare i soldi per vivere (l'interesse) magari andando a finire in un call center o cose del genere.

    la questione comunque sia è delicata e parzialmente off topic, meglio restare sui binari.

    Davvero è OT? Io non ne sono puramente convinto e qui ce n'è la dimostrazione:

    (è un post che avevo scritto prima di rispondere ai vostri interventi):

    CITAZIONE
    Scusatemi, ma secondo me c'è proprio un'idea di anticonformismo (e quindi di riflesso, anche di conformismo) sbagliata. Dico questo perché, più volte, è stato ribadito il concetto "Più l'anticonformismo viene adottato, più diventa conforme" e, secondo me, è parzialmente sbagliato.

    Si è conformi a cosa? Non si è conformi a cosa? Ecco, il punto centrale della questione (che ho già sottolineato nel mio primo post). Cercherò, però, di semplificare il tutto.

    In una società c'è un ordine dominante. Inizialmente, ci si adatta a quel ordine (conformismo). Dopo tot. tempo, giungono le prime istanze di cambiamento sotto forma di ordine alternativo. All'inizio sarà portato avanti da pochi (anticonformisti) e poi, pian piano, si diffonderà fino a raggiungere una notevole espansione. Arrivati a questo punto, la società, per preservarsi da uno scontro di valori/ordini, non fa altro che assorbire l'ordine alternativo, prendendone le istanze più facilmente assorbibili e ignorandone quelle meno. Questo assorbimento, porta alla creazione di un "nuovo" ordine che per un po' andrà bene. Poi il ciclo rincomincerà.

    È normale che l'anticonformismo (essendo un'espressione di ordini/valori/ideali) si diffonda e si stabilizzi, altrimenti non avrebbe motivo d'esistere.

    E qui entra in gioco il discorso moda/interessi. Perché una persona che apparentemente non c'entra nulla con un determinato ordine di valori, dovrebbe entrarne a far parte? Solo per moda? Può darsi. Eppure, quasi sempre, c'è anche un interesse personale in gioco. Un interesse che ti porti ad uniformarti superficialmente a quella cultura, perché tu pensi che in questo modo possa essere soddisfatto. Appena raggiunto il proprio scopo (o appena resosi conto che non potrà raggiungerlo), non gli rimarrà null'altro da fare se non cambiare nuovamente "schieramento" per soddisfare un suo interesse differente.

     
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