Posts written by El Rafko

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    Woooh, carLissimi ringraziamenti bella gente! :brook2:
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    Grazie mille ragassuoli! :brook2:
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    CITAZIONE (BooM @ 19/4/2022, 00:29) 
    CITAZIONE (Isoka98 @ 18/4/2022, 23:39) 
    Che scrausi. :xd:

    Abbiamo fatto 3 o 4 partite, in cui in almeno due Ze ha buttato delle carte over 90 come seconda carta. Siamo forti. :sese:

    "Allora Ze', te lo rispieghiamo, si fa così, così e così. Hai capito?"
    "Afferrato!"
    *tira il 95 sorridendo beffardo*
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    CITAZIONE (Zeus91 @ 18/4/2022, 22:23) 
    La prossima volta giocherò subito la carta con il punteggio più alto. :comeno:

    Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo.
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    CITAZIONE (BooM @ 17/4/2022, 14:46) 
    CITAZIONE (Infinity_S @ 16/4/2022, 21:53) 
    Ah yes il piano di bumi e zuk che non è stato attuato

    Ero impegnato a mangiare il mio burro di arachidi. :comeno:

    Mentre Zuk spiegava le regole di Mind a Zè per la centesima volta :oo:
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    CITAZIONE (Sjmxx @ 24/3/2022, 22:46) 
    uscire in casa contro la Macedonia con lo stesso gruppo che ha vinto un europeo è surreale

    Non avrei potuto trovare parole migliori per dirlo.

    Per l'approccio iniziale, l'interpretazione durante i 90 minuti, l'enorme divario tecnico con l'avversario, e l'importanza della posta in palio, questa è stata di gran lunga la più brutta partita dell'Italia che io abbia mai visto in vita mia.

    La Macedonia è una squadra modestissima: statistiche alla mano, occupa il 62° posto del ranking FIFA, e la valutazione complessiva della rosa - secondo i dati raccolti da Transfermarkt - non raggiunge i 65 milioni di euro (24 dei quali sono ricoperti dal solo Elmas, che stasera neanche c'era causa squalifica). In campo ha commesso errori tecnici elementari, ha sporcato tantissimi palloni, una prestazione assolutamente mediocre.

    L'Italia, per quanto fosse imponderabile, è riuscita a fare di gran lunga peggio.

    Si è giocato talmente tanto male che trovo anche difficile riuscire a fare delle considerazioni di tipo tecnico-tattico. Ci sono dei problemi che purtroppo Mancini si trascina già da qualche mese, praticamente dal post-Europeo: i segnali si percepivano già dai pareggi con Bulgaria, Svizzera e Nord Irlanda, quando la squadra è diventata sempre meno lucida, ha iniziato ad arroccarsi in un possesso di palla sterile difettando sia nella rifinitura che nella finalizzazione. Non imputerei neanche un eccesso di presunzione ai giocatori, perché francamente non mi sembra di aver visto chissà quale superficialità in campo. Forse giusto Berardi nel primo tempo, quando non ha approfittato di quel grossolano errore in disimpegno del portiere macedone. E sicuramente Mancini è stato troppo poco audace nelle proprie scelte, non ha avuto il coraggio di cambiare e oltre ad aver sbagliato la formazione iniziale ha tardato troppo anche i cambi. Ma il livello dell'avversario era talmente inferiore che di riffa o di raffa bisognava superarlo a prescindere. Non è assolutamente mia intenzione mancare di rispetto alla Macedonia, alla quale faccio anzi i complimenti per aver passato il turno; ma è veramente una squadra di scappati di casa (fa proprio schifo, non saprei in che altri termini dirlo), e non essere riusciti a batterli in una circostanza così determinante delinea la proporzione di questa disfatta. È anche peggio rispetto alla Svezia, perché in quel caso si faceva affidamento su un ciclo ormai esaurito, era quasi auspicabile un cambiamento. In questo caso invece parliamo di una nazionale che soltanto la scorsa estate ha vinto - meritatamente - un titolo europeo, e che potenzialmente potrebbe covare ulteriori margini di miglioramento. Uscire così è assolutamente imbarazzante e surreale.
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    CITAZIONE (Dud (Aka Coso) @ 24/3/2022, 11:56) 
    Però non si può dare la colpa ad Allegri quando alcuni giocatori hanno floppato non con uno, non con due ma con ben tre allenatori. Suvvia.

    Infatti le valutazioni su Allegri sono troppo ingenerose, considerando le risorse che si è ritrovato a disposizione.

    Ha le sue responsabilità? Certo, è l’allenatore. Ma ad oggi la Juventus è una squadra male assemblata, priva di qualità fondamentali per esprimere un’idea di calcio efficiente. Guardandola in campo, si vede proprio come le manchino delle intere porzioni di gioco. E non puoi crearle da zero spostando le pedine a caso sullo scacchiere, sperando che qualcosa si sblocchi: servono gli elementi per sostenerle. In questo la dirigenza è colpevole, perché da troppi anni continua a ignorare le evidenti lacune tattiche della rosa dimostrando di non avere più un progetto. Manca un terzino sinistro, tanto per cominciare. Poi in mezzo al campo, dove non c’è nessuno in grado fare interdizione, di garantire intensità in entrambe le fasi, di far sentire fisicamente il proprio peso. Manca anche uno che sappia dettare i tempi, che abbia nelle proprie doti la verticalizzazione, la lunga gittata. Della partita contro il Villarreal mi è rimasto un flash che, a ripensarci, continua a farmi scendere il latte alle ginocchia: il povero Vlahovic che si sbatte come un dannato, che attacca 10-15 volte la profondità, ma nessun compagno che lo serva. E non perché non vogliono servirlo: semplicemente non c’è nessuno in grado di farlo. Men che meno Arthur, che non è mai stato e non sarà mai capace di verticalizzare.

    A che serve spendere 70 milioni per un giocatore come Vlahovic, se non sei in grado di innescarlo?

    Quindi sul mercato la Juventus dovrà andare in questa direzione: colmare le attuali mancanze della rosa con dei giocatori che sappiano anche valorizzare al meglio i talenti che ci sono attualmente. Servono un centrale difensivo per la transizione del post Chiellini-Bonucci, un terzino sinistro vero (la carriera di Alex Sandro è in picchiata da almeno tre anni), due centrocampisti di livello – uno che sappia “vedere” gli spazi indirizzandovi il pallone, uno che sappia coprire la mediana con la propria presenza - e un’ala per completare il trittico con Vlahovic e Chiesa.

    E, possibilmente, gente che alla Juventus voglia starci più per il bene della squadra che per il proprio tornaconto economico. Avete visto la rosa del Milan? Non è eccezionale, eppure esprime un gioco bello ed efficace, e infatti è primo in classifica. Questo perché si è puntato soprattutto a creare un gruppo di giocatori che remano insieme verso il medesimo obiettivo, anche a costo di perdere a zero indiscutibili valori tecnici (Donnarumma e Calhanoglu prima, Kessié e Romagnoli i prossimi) che mirano soprattutto a gonfiarsi i conti in banca. È così che si crea un’identità, ed è con questa che si vincono le partite e, di conseguenza, i campionati. Poi magari in Champions non basta, perché lì servono anche altri fattori: fortuna, pedigree, fortissime individualità. Ma intanto è un punto di partenza. Per il resto poi si vede, un passo alla volta.
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    Visto che è l’argomento caldo del momento, spendo anch’io due parole in croce sul caso Dybala.

    La situazione del rinnovo sicuramente non è stata gestita nel migliore dei modi, ma quella che doveva essere una semplice formalità si è lentamente trasformata in un braccio di ferro che ha logorato i nervi di tutti: la società e la squadra da una parte, il giocatore e i suoi agenti dall’altra, i tifosi nel mezzo, e a guadagnarci alla fine non è stato nessuno, anche se qualcuno a mio parere ne esce meglio, qualcun altro peggio.

    Dopo anni di errori e rinnovi faraonici, che – in un quadro economico già gravemente compromesso dall’emergenza pandemica – ancora pesano sui bilanci della Juventus come un macigno, la società ha deciso di tornare agli albori esercitando più cautela nelle proprie scelte. Giusto che a farne le spese sia un giocatore con un talento così grande, quando tanti altri più mediocri di lui nel recente passato hanno vissuto all’ingrasso? Forse no, ma a pesare in questo caso non credo sia stata soltanto la questione economica.

    Uno dei più grossi problemi di Paulo Dybala è che, stagione dopo stagione, è sempre più emerso come un equivoco tattico ambulante. È un giocatore troppo specifico per adeguarsi ai moduli, e allo stesso tempo troppo carente per essere un accentratore. Non può giocare in un 4-3-3, perché non ha la gamba di un’ala né la fisicità di una prima punta. Non può fare il trequartista in un 4-2-3-1, perché non ha grandi doti di rifinitura e tende a scomparire quanto più distante gioca dalla porta. In poche parole bisogna costruirgli attorno un sistema di gioco a sua immagine e somiglianza, aderente alle sue caratteristiche, posizionandolo in una ristretta zona di campo come seconda punta e sollevandolo da qualsiasi responsabilità in fase di non possesso. E questo la Juventus non può permetterselo, perché imporrebbe la subordinazione di tutto il resto della squadra: si dovrebbero prendere diversi giocatori in grado di sostenere questo sistema, e molti altri verrebbero schierati fuori ruolo, con conseguente risentimento delle loro qualità (pensate che spreco vedere un Chiesa a fare il fluidificante, o la mezzala). È anche un discorso incoerente con quanto visto negli ultimi anni, sia perché Dybala è un giocatore fisicamente sempre meno integro e spesso propenso all’infortunio, sia perché, quando c’era da condividere il palcoscenico per elevarsi come un punto di riferimento, eccetto rari casi, ha quasi sempre perso il confronto: prima con la coppia Mandzukic-Higuain (più prolifico il secondo, almeno nel suo prime bianconero, più collante il primo), poi con Cristiano Ronaldo, infine con Vlahovic (e ci aggiungerei anche Cuadrado).

    La Juventus al momento è una squadra senza identità, e per tornare competitiva ad alti livelli non può affidarsi a un calciatore che, sul campo, si è trasformato nell’antitesi stessa dell’identità, e che a quasi 29 anni si comporta come se il meglio sia ormai alle sue spalle. Personalmente, e questa prendetela strettamente come una mia opinione, trovo anche assurdo che un giocatore arrivi a chiedere un sostanzioso aumento del proprio ingaggio quando il suo rendimento suggerisce l’esatto contrario: se le società sono spesso e volentieri ottuse, i giocatori con la loro ingordigia non sono certo dei santi, perché guadagnare 50 milioni o 5 non incide in alcun modo sul tuo tenore di vita, che non potrebbe essere più alto di così in entrambi i casi. E il discorso ovviamente vale per tutti, il caso Messi insegna.

    Mi dispiace molto, perché il suo valore tecnico per quanto mi riguarda è indiscutibile (per il modo in cui “danza” col pallone, e solo per quello, a me ha sempre ricordato molto Del Piero), e nei suoi 7 anni in bianconero ha saputo anche far mostra di un grande estro e di giocate difficilmente imitabili. Ma gli sono mancate continuità e personalità, due doti fondamentali nel calcio moderno. Ce le hai o non ce le hai. Lui non le ha avute, e questo ha fatto la differenza.

    Ultima chiosa su Arthur, visto che si parla sempre di Juventus. Ragazzi, ma quanto è miracolato questo qua? Vederlo giocare a calcio, se di calcio si può parlare nel suo caso, è avvilente. In una partita arriva a fare anche più di 100 passaggi con percentuali di riuscita tra il 95% e il 100%, quasi tutti in orizzontale o all’indietro. All’infuori di questo, il nulla: non una verticalizzazione, un’accelerazione, un lancio lungo, un cambio di campo, un tiro, un tentativo di prendersi una responsabilità… niente di niente. Non ha atletismo, non ha velocità, non ha intensità, non ha elevazione, non ha potenza, non ha visione di gioco. Non è neanche molto integro fisicamente, visto che spesso è stato fuori per infortunio. C’è o non c’è è lo stesso, neanche te ne accorgi. L’unica cosa che gli riesce è il fraseggio negli spazi stretti a pochi tocchi con compagni tecnicamente molto dotati, non a caso funzionava nel Barcellona residuale del tiki-taka, una squadra abituata a fare molto palleggio. Fuori da quel contesto, è un giocatore incredibilmente modesto, per non dire inconsistente. E il suo cartellino, nell’ambito dello scambio con Pjanic, è stato valutato qualcosa come 80 milioni di euro: di gran lunga il peggior acquisto mai fatto dalla Juventus in tutta la sua storia.
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    Auguroni DFF, mia "seconda" nonché amatissima casa! :devilsfruit:

    E complimentoni a Charles Newgate per il banner, che giuro non avevo già visto in anteprima su whatsapp :ninja:
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    Il finale secondo me ci sta. Ho sentito pareri discordanti in giro, ma c'è sempre da tener conto che quando una serie è così amata e seguita, lo zoccolo dei fan è talmente duro che qualsiasi epilogo rischia di non andar bene. Non è neanche una questione di aspettative, che è sempre un discorso proporzionale alla dimensione del fenomeno: è semplicemente che si fa fatica ad accettare il distacco.

    A me comunque non è dispiaciuto. Alla fine Bojack Horseman non va inteso come la storia di Bojack, ma come la storia di tutti e di come in base alle nostre scelte, a parte le cose che non siamo in grado di controllare, la vita prenda una direzione precisa. Il retaggio più grande della serie è proprio questo: le azioni che decidiamo di intraprendere comportano delle conseguenze delle quali dobbiamo essere responsabili, nel bene e nel male. Bojack ne è un esempio: ha collezionato solo scelte sbagliate, ha fatto sì che coloro che amava di più si allontanassero da lui. La sua è stata una corsa a sfondare muri, fin quando i muri non sono stati più forti di lui. Si è arenato in un limbo, starà a lui decidere come, se e quando uscirne. Gli altri, chi più chi meno, sono andati avanti. Hanno imboccato le loro strade, tra matrimoni, figli, convivenze, carriere, abbracciando i cambiamenti non come degli ostacoli ma come delle opportunità. Consapevoli che potessero farlo, e questa è una differenza abissale, non nonostante Bojack, ma anche senza Bojack. Dovevano decidere se fermarsi anche loro o andare oltre: hanno deciso di andare oltre. C'è della metanarrazione di fondo in questo, perché anche chi ci ha lavorato, e allo stesso modo anche noi che ne abbiamo fruito, dobbiamo andare oltre.

    Viviamo in un periodo storico molto particolare, la serie ha sempre oscillato tra nichilismo e realismo ben sapendo che nell'ultimo decennio le due cose si sono spesso sovrapposte. Con questo finale hanno fatto una scelta più netta e forse coraggiosa, puntando la lancetta sul realismo. Raccogliamo ciò che seminiamo, insomma. Sta a noi decidere cosa seminare.
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    È un gran bel topic, le creature della fantasia sono sempre state affascinanti proprio perché appartenenti alla fantasia, spesso alimentate anche da folclore e leggende. Mi piacerebbe partecipare, se ho ben capito posso recuperare, un po' alla volta, le creature che sono già state votate?
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    CITAZIONE (GodWolfAmaterasu @ 19/2/2020, 17:48) 
    È tornato El Rafko :oo:

    Mai sentito. :rufy2:
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    L'atmosfera di una grande vittoria per l'Atalanta si subodorava già da qualche giorno: il Valencia non sta disputando una grande stagione, nel suo girone di Champions si è classificato primo quasi per caso ed è arrivato a San Siro con una rosa falcidiata dalle assenze: la più incredibile è quella di Florenzi, bloccato dalla varicella.

    Tuttavia non posso ripensare a quando, pochi mesi fa, questa squadra conquistava il primo, sudatissimo punto della sua storia in Champions League dopo ben quattro partite, quando la speranza di passare il turno era ridotta a un lumicino: praticamente solo la matematica lasciava aperto un minuscolo spiraglio, quando in molti - io compreso - pensavamo che non sarebbe riuscita ad agganciare neanche l'Europa League.

    Credo che quasi nessuno allora avrebbe mai soltanto neppure osato immaginare che a febbraio l'Atalanta sarebbe stata con un piede e mezzo ai quarti di Champions. Questa è la dimostrazione che nel calcio come in tanti altri contesti della vita la motivazione è un fattore fondamentale, e l'Atalanta in questi anni ha raggiunto gli obiettivi che ha raggiunto prima di tutto perché ha creduto di potercela fare davvero. Oggi è una delle migliori realtà del nostro calcio, un modello da prendere a esempio.

    Peccato solo per tutte quelle disattenzioni in fase difensiva e quegli errori nell'impostazione bassa, con un piccolo surplus di concentrazione non avrebbero mai preso quel gol. Anche se sei sul 4 - 0, in una competizione come la Champions League, specialmente nella fase a eliminazione diretta, l'avversario va triturato senza concedergli nulla, approfittando di qualsiasi sua difficoltà. Dubito che nella gara di ritorno succeda l'imponderabile, ma fossi in Gasperini riprenderei un minimo i ragazzi per quelle sbavature, onde evitare qualsiasi rischio. E secondo me, con i giusti toni, tra un complimento e l'altro, fino a marzo lo terrà presente. Ad ogni modo straordinaria vittoria, complimentoni davvero. Ora incrociamo le dita per la Juve e il Napoli.
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    CITAZIONE (esti. @ 19/2/2020, 08:38) 
    chi non vive si rivede :oo: :robin3: :super:

    This^

    Vedo che non hai perso il gusto per il cinema d'autore: mi piace. meme_franky

    (bellissime 'ste nuove faccine)

    CITAZIONE (-Guy Incognito - @ 19/2/2020, 08:53) 
    Ehilà...

    Ehilà! meme_chopper

    CITAZIONE (Argenn @ 19/2/2020, 09:52) 
    la dimensione oscuraaaahhhh!!

    La Dimensione Oscura dove le stelle si spengono una ad una!

    CITAZIONE (Sciraoshi @ 19/2/2020, 10:35) 
    Per tutti gli ippocampi di fisher island!!! :*_*:
    Un legend legendario!!!! Che onore! :birra:

    I racconti e le canzoni non rendono giustizia alla mia enormità.

    Nel senso che c'ho la panza. :bugy: (<- non ricordo più, ma questa faccina l'avevo fatta io?)

    CITAZIONE (Amuro Tooru @ 19/2/2020, 11:11) 
    Questo sì che è uno scoop :morgans:

    :usop3:

    Mi ha fatto scassare il pappagallino che cercava di beccare il cursore :brook:

    CITAZIONE (Zeus91 @ 19/2/2020, 13:15) 
    Carlissimo, bentornato! :franky2:

    Io con te non ci parlo perché mi ignori "Supra o' zzapp" :rufy3:

    No scherzo fai quando puoi. Grazie assai carlissimo buongiorgissimo! meme_usop

    CITAZIONE (GodWolfAmaterasu @ 19/2/2020, 17:47) 
    Porca di quella miseria :oo:

    sexy

    CITAZIONE (gilgaladviola91 @ 19/2/2020, 21:00) 
    Boss, il mondo aspetta ancora la vostra risposta. :comeno:

    Arriverà entro cinque anni. - semicit.

    Grazie a tutti per il caloroso bentornato. Non posso garantire di esserci ventiquattr'ore al giorno e sette giorni a settimana, ma prima o poi ci tenevo a tornare come un'infestazione un poltergeist un herpes una presenza più costante e rassicurante, in questa che ho sempre considerato come la mia casa virtuale. E ho deciso di farlo in questo anno per me importante, in cui si celebrerà il matrimonio della prima (unica?) coppia nata, secoli or sono, proprio grazie a questo forum. :sanji2:

    Ci si becca in giro per i topic allora!
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13643 replies since 28/1/2007
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